L’appello raccolto in Antimafia. Il Partito Democratico ha raccolto l’appello di Gennaro Ciliberto, testimone di giustizia che con le sue denunce ha contribuito a infliggere duri colpi alla criminalità organizzata e alle sue collusioni nel settore degli appalti per lavori e opere pubbliche autostradali.
Ciliberto, da anni sotto programma di protezione insieme ai familiari, vive una situazione delicata e complessa che, negli ultimi tempi, ha conosciuto nuove gravi problematiche.
A dirlo è Walter Verini, senatore del Pd e capogruppo dem in Commissione parlamentare antimafia.
Il silenzio che uccide: la Commissione Antimafia ignora i testimoni di giustizia
La lettera a Molteni: “Affrontare subito la situazione”
Per affrontare la vicenda, Verini ha inviato una lettera al sottosegretario all’Interno con delega, Nicola Molteni, contenente anche ipotesi di lavoro e proposte riservate.
L’obiettivo è chiaro: intervenire immediatamente e nel miglior modo possibile per risolvere, o almeno ridurre, le criticità denunciate da Ciliberto.
“È necessario – sottolinea Verini – che la situazione venga gestita subito e con la massima attenzione”.
La richiesta a Colosimo: “Ascoltare in seduta segreta”
Parallelamente, Verini ha scritto alla presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, per chiedere che la Commissione ascolti in seduta segreta Gennaro Ciliberto, raccolga la sua voce e analizzi le sue denunce.
“Serve – prosegue il senatore Pd – sia per dare risposte concrete alla sua situazione, sia per ipotizzare possibili e necessari rafforzamenti delle normative a tutela dei testimoni di giustizia, cui lo Stato e il Paese devono essere grati”.
Le parole di Verini riportano al centro il tema della protezione dei testimoni di giustizia, figure che hanno messo a rischio la propria vita e quella dei propri familiari per denunciare mafie, corruzione e collusioni negli appalti pubblici.
Il caso Ciliberto è solo l’ultimo in una lunga lista di storie in cui le promesse dello Stato si scontrano con la realtà di difficoltà, abbandono e burocrazia.
Il nodo delle audizioni e della legge 6/2018
La legge n. 6 del 2018 garantisce ai testimoni di giustizia la possibilità di essere ascoltati entro 30 giorni dalla richiesta dal Servizio centrale di protezione o dalla Commissione centrale.
Eppure, negli ultimi mesi, molte richieste sono rimaste inevase. Anche per questo Verini insiste sulla necessità di un’audizione urgente.
La vicenda Ciliberto diventa un test per la politica e per le istituzioni: rispettare e proteggere chi ha scelto la legalità, o continuare a lasciare irrisolti i problemi strutturali che minano la credibilità dello Stato nella lotta alle mafie.
“La gratitudine verso i testimoni di giustizia non può essere solo a parole – conclude Verini – ma deve tradursi in atti concreti e immediati”.
BOX — La nota del testimone di giustizia Gennaro Ciliberto
“L’intervento del PD, e in particolare del capogruppo Sen. Walter Verini, per me è come una scialuppa di salvataggio.
Sono allo stremo: dopo 14 anni di programma di protezione e un cambio di generalità già ottenuto, mi ritrovo — non per responsabilità mie — a dover ripartire da capo. Questa volta è più dura, se non impossibile.Prima c’erano uomini e donne delle istituzioni che ascoltavano i testimoni di giustizia: politici capaci di ascoltare la voce e leggere documentazione delicata in Commissione Antimafia.
Oggi siamo soli. L’atteggiamento di questo governo ci sta spingendo direttamente verso la morte.Le nostre istanze non ricevono risposte; abbiamo paura persino di andare a chiedere audizione fuori dal Viminale. Siamo umiliati e offesi quotidianamente dal comportamento del Servizio Centrale di Protezione.
Ribadisco: l’intervento del senatore Verini ha aperto una speranza per noi.
E a chi nel governo ha pensato di intimorirci con una telefonata, rispondo che un testimone di giustizia che ha denunciato la camorra, mandando in carcere pericolosi camorristi, non può avere paura.La nostra vita è nelle mani del governo e il Presidente del Consiglio dei Ministri non può non sapere che cosa sta accadendo ai testimoni di giustizia”.
Gennaro Ciliberto, testimone di giustizia
Chiara Colosimo deve dimettersi: la Commissione Antimafia è diventata un guscio vuoto