A Castel del Giudice l’aria di metà agosto ha un suono preciso: il rullare lontano di un tamburo, il soffio di un ventaglio di fuoco, la risata di un bimbo che scopre un trucco. Il CastelDelGiudice Buskers Festival compie dieci anni e sabato 16 agosto 2025 il borgo alto-molisano torna ad aprire porte e finestre alla rassegna internazionale e multiculturale dell’arte di strada. Non un evento: un rito collettivo. Qui la piazza diventa teatro e la notte si accende a colpi di stupore.
La festa inizia già alla vigilia, venerdì 15 agosto, quando – al termine delle celebrazioni religiose – appare Madame Opera: una dama settecentesca alta quasi quattro metri, mossa da un passo regale. Porta con sé arie pop-liriche e un soffio di barocco veneziano, attraversa il corso come una cometa di tulle e velluto, e lascia nell’aria una promessa: «domani, meraviglia».
Sabato 16 agosto, ore 17:00. Il Festival parte presto, per piacere ai più piccoli e concedersi al passo dei genitori. Nel cuore del borgo, Caimercati stende i suoi giochi di strada: legno e materiali poveri, carriole di paglia, panni stesi come quinte teatrali, ombre e travestimenti. Bambini e adulti si sfidano al tempo delle antiche fiere, scoprono che la fantasia non ha manuale d’uso.
Dalle 19:30 la luce si fa spettacolo. I Moz Drums trascinano la piazza in un turbine interattivo di percussioni luminose: i battiti diventano coreografia, il pubblico una sola, enorme cassa toracica. La Compagnia Corona attraversa Piazza Marconi e la piazza panoramica di Borgotufi con una danza di meduse e farfalle luminose: il tramonto si specchia sulle loro scie, il borgo sembra galleggiare.
Poi, il respiro si alza: la Compagnia Cho Kairin mette in scena Monsterstroke, un vortice di acrobazie, equilibri, recitazione, giocoleria e trasformismo. Il pubblico guarda in su, e per un istante dimentica la gravità. Subito dopo la giovane Elisa Alcalde porta in aria Dans mes cordes: stoffe, corde e musica raccontano legami e libertà, come se il cielo potesse essere tenuto tra due dita.
Arriva il fuoco: i PyroVaghi con Back to life 2.0 uniscono teatro, acrobatica, giocoleria e danza per una storia che dice no alla violenza di genere e sì alla dolcezza; il messaggio non è didascalia ma pelle, non sermone ma abbraccio. A cucire il sorriso ci pensa Mundo Costrini con il suo Crazy Mozart: si ride e si canticchia, perché la genialità può anche inciampare con grazia.
L’itinerario è un andirivieni tra corso principale, Piazza Marconi e la piazza panoramica di Borgotufi. I colori e le lingue arrivano da Italia, Cina, Argentina, Francia, Brasile; la sorpresa è una moneta senza cambio, vale in ogni tasca.
Nelle pause – se davvero esistono pause – il festival sa di arrosticini, panini, tartufo, crêpes e zucchero filato. L’area street food è un molo sicuro dove attraccare tra una giocoleria e una danza aerea. Si brinda al decimo compleanno con bicchieri semplici e parole di paese, che sono le più belle.
Dieci edizioni significano comunità, tenacia, visione. Il Festival è organizzato dal Comune di Castel del Giudice e dalla Pro Loco, con direzione artistica di Gigi Russo (InStrada srl). Rientra nella programmazione del progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino”, vincitore del Bando Borghi PNRR. È un modo per dire che i borghi non sono cartoline: sono laboratori di futuro. E l’arte di strada, qui, non è ospite: è sorella maggiore che insegna a tutti la grammatica dello stupore.
L’incanto non finisce ad agosto. L’11 e 12 ottobre 2025 c’è l’8ª Festa della Mela, tra produttori bio di Molise e Abruzzo, degustazioni, escursioni, laboratori, musica e – naturalmente – artisti di strada. È la stagione in cui gli alberi abbassano la testa per farsi cogliere: il festival li accompagna con un inchino.
Informazioni pratiche
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Anteprima 15 agosto: Madame Opera (serale, dopo le celebrazioni religiose).
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16 agosto: start ore 17:00 (family-friendly), main show dalle 19:30.
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Dove: corso principale, Piazza Marconi, piazza panoramica di Borgotufi – Castel del Giudice (IS).
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Ingresso: libero e gratuito.
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Consiglio: arrivate presto, scarpe comode, lasciate spazio allo sguardo.