Il fuoriclasse spagnolo, in sella alla sua Ducati, ha messo in scena una gara magistrale. Partito senza la pressione della pole, ha lasciato sfogare Marco Bezzecchi, protagonista di una partenza fulminea e capace di dettare il ritmo per gran parte della corsa. Márquez, però, ha gestito con freddezza e intelligenza tattica: giro dopo giro ha studiato l’avversario, attendendo il momento giusto per piazzare l’attacco decisivo.
Quando la gara è entrata nel vivo, il numero 93 ha mostrato tutta la sua esperienza: sorpasso chirurgico, passo costante e una gestione delle gomme impeccabile. Dietro di lui, la sorpresa è arrivata da Fermín Aldeguer, autore di una prestazione da incorniciare che lo ha portato al secondo posto. Bezzecchi, dopo aver dominato a lungo, ha dovuto accontentarsi del terzo gradino del podio.
Non sono mancati i colpi di scena: Jorge Martín è finito a terra dopo una caduta rovinosa, mentre Álex Márquez, penalizzato da un long-lap, ha visto sfumare le sue possibilità di podio. Bagnaia, in difficoltà per tutta la corsa, non è riuscito a inserirsi nella lotta di vertice.
Questa vittoria non è solo un successo personale: è un segnale fortissimo al campionato. Con un vantaggio ormai quasi incolmabile sugli inseguitori, Márquez non solo consolida la leadership, ma riscrive l’idea stessa di dominio in MotoGP.
Il Red Bull Ring, circuito che per anni lo aveva respinto, oggi porta la sua firma. E con sei vittorie consecutive, la sensazione è che la stagione 2025 stia diventando il palcoscenico del suo definitivo ritorno al centro della scena.
Chi riuscirà davvero a fermarlo?





