Un grido artistico, una denuncia potente, una serata di bellezza e resistenza. Questo è stato “Carta Bianca Palestina”, l’evento che si è tenuto il 12 settembre 2025 in una Piazza San Felice gremita, all’interno della IV edizione del festival culturale “Capolinea”, organizzato dall’associazione “Città Aperta” e sostenuto dal Partito Comunista dei Lavoratori – Molise.
Moni Ovadia, attore, intellettuale e rappresentante dell’ebraismo antisionista, ha regalato al pubblico una riflessione intensa, lucida e coraggiosa sul genocidio in corso da decenni ai danni del popolo palestinese, parlando senza ambiguità del ruolo distruttivo del sionismo. Ovadia ha ribadito con forza che non esiste un sionismo “buono” o “progressista”, ma un unico progetto coloniale e razzista, nato per espellere il popolo palestinese dalla sua terra.
“Come gli italiani hanno dovuto abbattere lo Stato fascista per riconquistare la libertà – ha affermato Ovadia – anche i palestinesi devono abbattere l’oppressione sionista per poter vivere nella dignità e nella pace.”
Un appello forte a una nuova resistenza internazionale, dove la lotta del popolo palestinese si unisca alle reti ebraiche antisioniste, per costruire finalmente un unico Stato in cui ebrei e palestinesi possano vivere insieme, da pari, in pace e uguaglianza.
Accanto alla parola di Ovadia, la magia della sabbia artistica di Gabriella Compagnone, che ha trasformato poesie e racconti da Gaza in quadri istantanei, proiettati in diretta su uno schermo, creando una sinergia visiva ed emotiva che ha lasciato il pubblico senza fiato.
Un momento di arte civile e memoria attiva, carico di simboli. Non a caso, la piazza in cui si è svolto l’evento è la stessa colpita dai bombardamenti del 10 settembre 1943, che provocarono una delle più grandi stragi di civili nella storia di Isernia. Le parole e le immagini di “Carta Bianca Palestina” hanno così trovato un eco tragico ma necessario nella storia della città, invitando ancora una volta a non restare indifferenti di fronte alla barbarie.
L’evento è stato preceduto dalla lectio dell’accademico Franco Avicolli su “La guerra e la pace nell’opera di Tolstoj”, che ha arricchito ulteriormente il programma della rassegna “Capolinea 2025”.
Il Partito Comunista dei Lavoratori – Molise, promotore dell’iniziativa, sottolinea in una nota che:
“Mai come oggi è necessario denunciare il crimine sionista, sostenere la resistenza del popolo palestinese e opporsi alla complicità delle istituzioni italiane ed europee con l’oppressione. L’ebraismo antisionista, rappresentato da Ovadia con la sua arte e il suo impegno, è oggi un baluardo di umanità, memoria e giustizia”.
Immagine di copertina Manocchio foto





