Marcello Calabrese, Segretario Lega SPI Alto Molise. Hai collaborato alla realizzazione della prima edizione del premio nazionale Pier Paolo Pasolini. Tirando le conclusioni, come è andato?
E andata molto bene, le persone presenti hanno apprezzato molto, i commenti sono stati tutti positivi e dal punto di vista personale sono molto orgoglioso di averne preso parte.
Quanto è importante realizzare eventi come questo in Molise?
Tantissimo per risvegliare una coscienza critica e civica sopita, anche per responsabilità di una politica locale molto servile e poco attenta ai bisogni della gente comune.
Oggi sembra che la memoria si stia perdendo sempre di più. Quanto è importante ricordare oggi la figura di Pasolini?
È importante ricordare perché Pasolini è stato un intellettuale controverso e sicuramente scomodo per quel potere politico ed economico che ci vuole tutti servi e silenziosi, ed anche per la sua attenzione, attraverso le sue opere, agli ultimi e più sfortunati.
Andando al tuo ruolo, di cosa si occupa lo SPI e quanto è importante il suo ruolo nella società italiana?
Lo SPI si occupa di difendere i diritti dei pensionati, del loro ruolo nella società, sia come aiuto economico (per chi può) alle famiglie, ma anche socialmente perché una volta raggiunta la pensione non finisce la vita, anzi comincia una nuova fase in cui mettere a disposizione la propria esperienza ed il proprio tempo libero per aiutare gli altri .
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