La prima istituzione a credere nel progetto è stata il CFP dell’Istituto Matilde di Canossa di Como, dove “Teatro e Legalità” ha preso forma grazie alla visione e alla sensibilità della Prof.ssa Silvia Marelli, coordinatrice del centro, che ne ha immediatamente riconosciuto il valore pedagogico e civico.
Fondamentale anche il sostegno della Direttrice dell’Istituto Canossiane, Suor Marilena Paggiato, che ha accolto con entusiasmo la proposta, sottolineando la perfetta sintonia tra il progetto e la missione educativa dell’ente.
Promossa dall’Associazione Ragazzi Generazione Z in collaborazione con UCIIM Como, l’iniziativa ha rappresentato la prima tappa di un percorso che toccherà diverse città italiane, con l’obiettivo di costruire un nuovo metodo di educazione alla legalità, fondato sulla partecipazione attiva e sulla forza comunicativa del teatro.

I protagonisti: tra scena e impegno civile
Il progetto “Teatro e Legalità” è stato condotto da tre figure di alto profilo che incarnano, ciascuna a modo suo, il legame tra cultura, formazione e impegno civile:
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Massimo Caponnetto, autore, attore e regista teatrale, figlio del magistrato Antonino Caponnetto, e autore del libro “C’è stato, fosse un tempo”, dal quale è tratto lo spettacolo.
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Simona Barberio, docente e Presidente di UCIIM Como, esperta di educazione alla legalità e promotrice di percorsi civici e formativi nelle scuole.
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Samantha Peroni, psicologa e pedagogista, impegnata nel progetto per valorizzare la dimensione educativa e relazionale del linguaggio teatrale.
Il cuore del progetto: lo spettacolo “Amuninni”
Al centro dell’iniziativa si è posto “Amuninni”, monologo scritto e interpretato da Massimo Caponnetto: una narrazione civile intensa, un viaggio nella memoria e nella coscienza collettiva che richiama il valore del ricordo attivo e della responsabilità personale.
Lo spettacolo non si è limitato a commemorare, ma ha invitato a comprendere, a scegliere, ad agire. Attraverso la parola scenica, la memoria è diventata emozione, e l’emozione si è trasformata in impegno.
Dal Senato alle scuole: un modello nazionale di educazione alla legalità
Il progetto, presentato ufficialmente in Senato il 30 settembre scorso, è stato pensato come un modello replicabile a livello nazionale. L’obiettivo è costruire un nuovo paradigma educativo, in cui la legalità non sia solo materia di studio, ma esperienza vissuta.
“Il teatro è il luogo in cui le parole diventano esperienza – hanno spiegato i promotori –. È attraverso l’azione scenica che i ragazzi possono vivere e comprendere davvero i valori della giustizia, della memoria e della responsabilità civile.”

Un viaggio che parte da Como e attraverserà l’Italia
L’appuntamento del 6 novembre ha segnato l’inizio di un viaggio che, dal territorio comasco, si estenderà a scuole, enti e associazioni di tutta Italia.
“Teatro e Legalità” porterà un nuovo linguaggio educativo nelle classi e nei teatri, facendo dialogare arte e cittadinanza, cuore e conoscenza, giovani e istituzioni.
Un progetto che parla ai ragazzi ma chiama in causa anche gli adulti, le scuole, le comunità educanti: perché la legalità non è solo una parola, ma un atto quotidiano.
E il teatro, in questo, sa essere specchio e voce del nostro tempo.







