Aveva solo 35 anni ed era un ragazzo, un poliziotto, faceva servizio sulla volante. La sua vita è stata stroncata per sventare una rapina. Apicella Pasquale, questo è il nome dell'agente, insieme al suo collega, è morto per dovere.
Dopo la rapina, sventata, presso un'istituto di credito è iniziato l'inseguimento. La macchina di servizio si è scontrata con quella di alcuni malviventi. Per Apicella la morte, violenta. Il suo corpo senza vita è stato estratto dalle lamiere.
Immediatamente, sul posto, altre volanti della polizia con l'ausilio delle autoradio dei carabinieri. I due componenti della banda sono stati tratti in arresto.
Pasquale Apicella era in servizio presso il commissariato di Secondigliano.
Ora vedremo se la morte di un servitore dello Stato susciterà indignazione. Ora vedremo se le polemiche su come un poliziotto o un carabiniere debbano svolgere il loro lavoro porteranno a qualcosa. Ora vedremo se le televisioni andranno a casa dei familiari di Apicella per "gridare" che la morte di un servitore dello Stato non è una morte mai giustificabile anche quando il mestiere di poliziotto prevede dei rischi.
Apicella, trasferito da pochi mesi a Secondigliano, lascia una moglie e due figli, di cui uno nato due mesi fa.
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2020-04-27 11:44:18
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