Oggi 14 giugno il cantautore Francesco Guccini compie 80 anni. In vista del suo compleanno, la città di Modena ha voluto fargli un piccolo regalo con una diretta streaming a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e Luciano Liguabue, che ha diretto il cantautore modenese nella parte di Adolfo nel pluripremiato film "Radiofreccia".
Scrivere, oggi, è la sua principale attività, visto che da qualche tempo si è ritirato dalla scena musicale. E' sicuramente un personaggio allergico alle celebrazioni e alla retorica, tuttavia è giusto feteggiare un artista che oggi è un punto di riferimento per i più, in un momento in cui si avverte drammaticamente la mancanza di figure simbolo.
Modenese di nascita, ha fatto l'insegnante per una vita ma anche il giovane cronista alla Gazzetta di Modena e il pubblicitario; nel mondo della musica ci è entrato con atteggiamento riluttante prima come autore per Caterina Caselli e soprattutto per i gruppi Beat, Equipe 84 e Nomadi, che hanno portato al successo "Auschwitz", "Per fare un uomo", "Dio è morto", "Noi non ci saremo".
Appoggiandosi su un bagaglio culturale molto ricco, Guccini ha trovato con il tempo una sua poetica precisa fino ad arrivare, a partire dagli anni '70, a diventare uno dei personaggi più amati ed ascoltati della stagione musicale dell'impegno, complici anche i suoi concerti, autentici happening in cui l'arte delle note e le canzoni si mescolavano con monologhi e accenti del miglior cabaret.
Sono tante le canzoni che sono diventate degli inni collettivi: "La locomotiva", "Piccola città", "Il vecchio e il bambino", "Vedi cara", "Incontro", "Autogrill", "Canzone per un amica", "Cirano", "L'avvelenata" per fare qualche esempio.
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2020-06-14 09:36:45
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