A piedi scalzi ho toccato il fondo dell’umanità,
senza anima, svenduta alla compromissione, all’orrido.
“Dove andrò a piedi scalzi?
Quali prati fioriti potrò incontrare?”
Non ci sarà più il sole a scaldare i miei pensieri
ridotti ad un ventaglio di immagini sanguinose,
quelle che mai avrei voluto vedere.
E i capelli, i miei capelli setosi
che tu mi accarezzavi nelle notti di luna piena ?
Sono uguale a nessuna, a tutte.
E tutte siamo uguali a niente
in questa notte dell’umanità.
Ci ricorderanno?
Ci riconosceranno?
Una uguale a nessuna.
Nel contare del tempo,
dei secoli saremo sempre
“Una uguale a nessuna”.
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2022-01-27 15:25:41
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