È tornato ad affliggerci con il suo annuale peana al potente di turno. È tornato il cortigiano laudatore di tutti i poteri dell'universo. È tornato con il suo poemetto in prosa, che spera di propinare agli sprovveduti quale strenna natalizia.
Ha cominciato a girare tutte le televisione e le radio per abbindolare chi non legge quasi mai. Forse lo leggerà la sottosegretaria alla Cultura Bergonzoni, colei che non conosce i confini delle regioni italiane e che si è vantata di non aver letto alcun libro negli ultimi tre anni.
Si, è lui, il quasi ottantenne e immarcescibile Bruno Vespa!
Il titolo evoca la tragedia greca: "La Grande Tempesta". Il sottotitolo scimmiotta Lina Wertmuller: "Mussolini, la guerra civile. Putin, il ricatto energetico. La Nazione di Giorgia Meloni".
Emblematico di chi sia il "nostro" è un passaggio dedicato alla Giorgia. Testuale: "Già la sostituzione nel linguaggio meloniano della parola 'Paese' (luogo fisico) con la parola 'Nazione' (luogo dell'anima!!!) è simbolicamente indicativa del cambio di marcia".
Spero non alluda a quella su Roma. In ogni caso, finalmente, grazie a Giorgia e al suo "Fido" Bruno gli italiani hanno scoperto di avere un'anima!
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2022-11-05 11:09:52
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