L’interrogativo a cui il titolo di quest’articolo sottolinea esiste una risposta di fatto che costantemente viene rafforzata dai fatti, l’abbiamo posta tante volte in questi tre anni. L’ultima, esattamente come lo si può leggere nel titolo di quest’articolo, il 14 ottobre scorso. Fu l’occasione per riassumere varie situazioni inerenti la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci. Tra cui l’attesa per il nuovo bando per la gestione (che comprenderà stavolta anche Marina di Vasto, una Riserva che non ha mai avuto un gestore in ormai molti anni che esisterebbe).

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Questa la sintesi pubblicata ad ottobre insieme ad interrogativi rimasti senza risposta (ma non ci illudevamo del contrario, ormai si potrebbe scrivere un libro sui tanti sospesi con Palazzo di Città).

Intanto è scaduto a maggio 2021 l’affidamento per la gestione della Riserva. Fu prorogata di un anno in quanto l’amministrazione non fece in tempo a predisporre il nuovo bando. Bis a maggio di quest’anno ma con una leggera novità: l’affidamento è stato prorogato solo per la stagione estiva.

Il bando dovrebbe arrivare nelle prossime settimane e, quindi, l’affidamento essere operativo all’inizio del 2023. Quindi per alcuni mesi, distinti e distanti dalla stagione turistica estiva, la Riserva Naturale Regionale rimarrà “scoperta”. Alcuni interrogativi sorgono doverosi: perché, nonostante l’affidamento fosse pluriennale e quindi si poteva partire anche mesi se non anni prima, sono passati senza bando i mesi di maggio di due anni? Perché solo per alcuni mesi quest’anno la proroga? Questioni economiche, di valutazioni politiche o cos’altro? Nelle more del nuovo affidamento cosa sarà della Riserva, della sua cura e tutela AMBIENTALE? Per eventuali, se ci dovessero essere, attività o altro, in questi mesi chi se ne occuperà e quanti i fondi a disposizione?

Quale la situazione del bando e, soprattutto, dello stato dell’arte per la Riserva sempre più meramente la spiaggia di Punta Penna lo apprendiamo da due articoli della giornalista Anna Bontempo pubblicati sul quotidiano Il Centro.

«L’ufficio gare ha chiesto alcune modifiche al capitolato speciale relativamente ai punteggi, i tempi non si allungheranno di molto. Credo che fra due mesi la procedura d’appalto sarà definita. Nel frattempo per gli interventi urgenti nelle riserve naturali provvede il Comune attraverso i propri addetti». Queste le parole dell’assessore all’ambiente Gabriele Barisano pubblicate il 29 gennaio 2023. Ovvero quattro mesi dopo la fine dell’ultima proroga alla Cogecstre, otto mesi dopo l’avvio dell’ultima proroga, un anno e otto mesi dopo la scadenza dell’affidamento e l’avvio della prima proroga. Non aggiungiamo altro e lasciamo a chi legge ogni commento. Se non un ultimo riferimento alle parole di Barisano rilasciate alla giornalista Anna Bontempo.

«Mi auguro che chi si aggiudicherà l’appalto sia in possesso delle giuste competenze per predisporre progetti di tutela e di conservazione e di intercettare finanziamenti nazionali ed europei» è la dichiarazione di Barisano pubblicata nell’articolo del 12 gennaio. Domanda delle domande che viene spontanea: l’appalto a cosa servirebbe se non ad individuare chi è in possesso delle giuste competenze? Più che auguri (nel clima di inizio anno per carità ci stavano anche bene) dovrebbe bastare l’appalto.

Senza nessun affidamento a gestori, lo dichiara lo stesso assessore successore, agli interventi dovrebbe provvedere l’Amministrazione Comunale del sindaco Francesco Menna.

Questo lo stato dell’arte raccontato, sempre ad Anna Bontempo su Il Centro, dal referente del Forum Civico Ecologista Nicholas Tomeo: «basti farsi un giro a Punta Aderci e Marina di Vasto per vedere pali divelti, recinzioni distrutte, spazzatura ovunque, cioè il totale abbandono, senza controlli, senza personale, senza progetti di educazione ambientale, senza neppure la minima parvenza di essere all’interno di riserve naturali» aggiungendo che «sembra che per l’amministrazione comunale l’unica utilità di quelle due aree protette sia quella di pubblicizzarle su brochure e depliant per attrarre turisti e vacanzieri estivi. Più che Riserve naturali paiono essere riserve estive che svolgono funzioni glamour e di tendenza». Depliant come quello che la Regione Abruzzo ha portato in questi giorni alla Borsa Italiana del Turismo di Milano con, in copertina Punta Aderci. Scelta accolta dal sindaco Menna con «gioia» aggiungendo, in un post su facebook, che è «necessario più che mai continuare a fare rete e squadra per affrontare le prossime sfide e per raggiungere altri importanti obiettivi che devono vedere la nostra Provincia, la nostra Regione e le nostre comunità protagoniste indiscusse nel panorama turistico-ricettivo».

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