- «Ho denunciato e ho firmato la mia condanna a morte. Ma ho salvato tante vite umane»
Pregiatissima Presidente del Consiglio dei Ministri On.le Meloni,
le scrivo oramai stanco dopo 14 anni. Sono un testimone di giustizia, mi chiamo C. G., sarei uno dei cittadini esempio in questa nazione dove la memoria svanisce e dove un cittadino che denuncia viene umiliato dalle istituzioni.
Sono stanco di ripetere ogni volta la stessa cosa, perché accade che un testimone di giustizia debba rimanere senza scorta e bersaglio di una vendetta da parte della camorra che prima o poi arriverà.
Le diranno che sono protetto, tutelato ma nulla. Sono bugie. Qui si gioca con la vita mia e dei miei familiari.
Le diranno che sono un ex testimone di giustizia, anche se ex non si è mai dopo aver mandato in galera camorristi e corrotti. Ma Le voglio precisare che sono un testimone di giustizia come da delibera della commissione centrale ex art. 10 del 24/04/2024 e tutt'ora inserito o reinserito nello speciale programma di protezione.
Ma cosa cambia Presidente Meloni o Giorgia, se mi è concesso. Resto senza alcuna forma di tutela e se ci mettiamo pure che qualcuno in prefettura ha svelato le mie nuove generalità, allora Giorgia devo morire e ben venga che Lei vada a Caivano, che faccia del contrasto alla camorra una battaglia del governo ma io resto solo e sono un testimone di giustizia.
Forse non leggerà mai questa mia lettera o forse le diranno che non è vero ciò che scrivo ma se sono attendibile lo devo anche al mio essere, al comportamento tenuto durante lo speciale programma di protezione. Al fatto che dopo 14 anni sono ancora nelle aule di tribunale a testimoniate.
Presidente Meloni io sono quell'uomo che ha denunciato il modus operandi criminale dei lavori pubblici quello che nel 2011 denunciava che i lavori degli appalti Aspi Autostrade erano pericolosi.
Vedesi crollo Morandi Genova.
Grazie Giorgia. Ora sono un bersaglio della camorra e non solo e chi dovrebbe difendermi non è presente.
C.G.
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2024-06-23 12:00:07
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