Otto marzo tutto l’anno è uno slogan spesso utilizzato per indicare quello che dovrebbe essere un obbligo e un impegno civile e sociale: i diritti delle donne non si difendono solo nelle feste comandate, la violenza maschile contro le donne va combattuta sempre e non solo con le retoriche chiacchiere di un momento. Ma, purtroppo, in quest’Italia troppo spesso accade il contrario.
Ebano Onlus la violenza maschile, nelle sue varie forme e nelle sue tante realtà, la combatte 365 giorni l’anno. Un impegno per e soprattutto con le donne. Un impegno costante che ha costi, pesi, fatiche, difficoltà. Come varie volte abbiamo raccontato in passato. Insieme alla presidente Michelangela Barba, a Sex Industry is Violence e a Resistenza Femminista, tre anni fa siamo stati i primi a raccontare quel che stava accadendo in Ucraina, Romania e negli Stati intorno. Abbiamo denunciato e documentato l’unica realtà reale dello sfruttamento dello stupro a pagamento. E Michelangela Barba ci ha raccontato le difficoltà economiche, la lotta per sopravvivere, dell’associazione.
In occasione dell’8 marzo di quest’anno Ebano ha lanciato il concorso artistico-letterario «Donne e periferie, raccontaci il tuo 8 Marzo». In questa videointervista Michelangela Barba ci racconta come è nato il concorso, come è possibile partecipare e come proseguirà la progettualità dell’associazione. È stata l’occasione per riflettere su come sono cambiate le periferie in questi anni, su come l’industria patriarcale-mafiosa dello stupro a pagamento è mutata e su tanto altro. Concludendo raccontando i progetti solidali per Pasqua dell’associazione e un ricordo commosso e grato ad Adelina, Adelma Sejdini.
«Per questo 8 marzo 2025 Ebano Onlus vuole invitare studentesse e studenti della scuola secondaria di secondo grado e dell’università a riflettere sul tema “Donne e periferie” attraverso la produzione di un lavoro personale, che può essere un elaborato scritto, un elaborato grafico/pittorico o foto/video – si legge in un post social dell’associazione – I lavori possono esplorare molteplici aspetti della relazione tra donne e periferia: i partecipanti sono invitati a interpretare il tema in modo personale, concentrandosi su storie di vita, testimonianze, prospettive sociali, culturali o artistiche. L’obiettivo è trovare narrazioni inedite e originali che possano stimolare nuove riflessioni sul tema. Tutti i lavori saranno oggetto di una mostra che si terrà in occasione del 25 novembre e sarà poi itinerante fino all’8marzo 2026. I lavori scelti da una giuria di esperti verranno anche premiati con una targa ricordo e una…sorpresa artistica. Chiedici il bando completo e il modulo di parte all’indirizzo ebanocomunicazione@gmail.com Hai tempo fino all’8 giugno. Dicci la tua! Facciamo rumore! Perché l’8 marzo duri tutto l’anno».