“Il paradiso all’improvviso” è il titolo di un film di ventuno anni fa. Un film comico, divertente che ha al centro il più nobile dei sentimenti, l’improvvisa meraviglia della scoperta di quanto il cuore può vibrare e c’è qualcosa di più alto che arriva inaspettato nella vita e la rapisce. Un giorno, senza che ce ne accorgiamo, come nella Ninnananna dei Modena City Ramblers ci si può ritrovare «sui sentieri dove corrono le fate».
Improvvisamente, nelle nostre giornate, può irrompere la poesia. Una poesia lirica, commovente, che colora le giornate e scende come balsamo nelle corde del cuore. Una poesia piccola, quotidiana ma bellissima. Perché ci sono angoli di mondo, lontani dalla frenesia, quasi espulsi da questo mondo impazzito.
Alexander Langer diceva che dovevamo rovesciare il motto olimpico, e vivere “più lentamente, più soavemente, più dolcemente”. Oggi appare impossibile, ma in questi luoghi incontaminati e magici tutto si realizza. Alcuni di questi vivono sulla costa teatina. Perché le sue dune, i suoi sentieri, i loro prati fioriti, le insenature e le danze colorate del Sole sul mare, lì dove i caldi raggi disegnano sulle onde splendenti diademi, vanno attraversati lentamente, aprendo il cuore e la mente alla magia e alla bellezza. Perdendosi in questi strepitosi paradisi è possibile scoprire la poesia che colora la terra, momenti dove veramente si è convinti che fate e folletti si rincorrano spargendo polvere magica come Campanellino, l’amica di Peter Pan. E, forse solo l’innocenza dei bambini, può capire realmente cos’è questo posto.
Ed è commovente, riconcilia con sé stessi e il mondo, vedere l’estate bambini e bambine (di ogni età!) giocare e allietare con le loro voci. Il Piccolo Principe diceva che l’essenziale è invisibile agli occhi perché non si vede bene col cuore. I bambini questo lo sanno e devono ripeterlo continuamente agli adulti.
Tra questi straordinari luoghi, girando l’angolo, in cui improvvisamente la poesia, il recupero dell’umanità e la bellezza possono rapire, c’è la “Pinetina” di Rocca San Giovanni. Visibile tra i poderi coltivati del “parco dei marchi”, a poca distanza da Vallevò. Caratterizzata da alberi di corifere rappresenta il risultato del progresso tecnologico legato alle ferrovie dello stato in cui hanno voluto piantare questa distesa per mantenere il terreno franoso. Per accedere alla pineta bisogna percorrere la Statale 16 Adriatica provenendo da nord a sud, immettendosi poi nella strada provinciale “piano dei marchi”. Una riserva naturale originale che comprende fragranze arboree originali, una location di relax e per chi è amante dei picnic o attività all’aria aperta. Certe riserve naturali non si creano per caso, assumono una funzione non solo ambientale, includendo tratti naturalistici originali in modo da perfezionare ogni tratto del borgo di Rocca San Giovanni.
di Federica Alfino e Alessio Di Florio