Un pomeriggio caldo, per i raggi del sole che illuminavano gli straordinari Giardini napoletani di Palazzo D’Avalos. E per altri raggi, invisibili agli occhi (ma come racconta il Piccolo Principe l’essenziale è invisibile agli occhi) ma che sono giunti dritti al cuore. Riscaldandolo e donando ai numerosissimi presenti un incontro emozionante e ricco di spunti di riflessione e testimonianze.
È la sintesi dell’evento organizzato martedì 22 luglio a Vasto, nato dalla sinergia tra il Consorzio Matrix, l’assessorato alle politiche sociali guidato dall’assessora Anna Bosco, associazioni e la Scuola Civica Musicale, alcuni alunni hanno donato momenti di altissimo valore musicale.
Nasciamo tutti originali e abbiamo il compito di non morire fotocopie. È la strada che ha indicato, nel quotidiano e nel tenace e ricco impegno per e con gli altri, Carlo Acutis. Un ragazzo che ha affrontato il calvario del dolore e della malattia fino alla morte giovanissimo e che, fino all’ultimo giorno, ha dedicato ogni pensiero e ogni giornata al prossimo. Ognuna e ognuno di noi è una persona, è una vita che pulsa, ama, si incammina, con la sua originalità, indipendenza, cuore, anima, carne viva.
Siamo persone, chi è affetto da una disabilità o da una malattia non è un “bambolotto” ma una persona ha detto Trapanese portando la sua testimonianza e condividendo importanti riflessioni sul welfare, sul sociale, sul volontariato e sull’impegno delle istituzioni per tutti. Trapanese, assessore al sociale del Comune di Napoli, ha raccontato quel che accade nel suo impegno istituzionale, ha raccontato dell’incontro e della convivenza con Alba (la bimba con sindrome di down che lui, single, ha adottato), le associazioni e cooperative che ha fondato e anima. Senza indugi e remore su quelli che sono i limiti delle politiche sociali, degli istituti dell’affido e dell’adozione, sulle visioni ancora oggi troppo parziali nei confronti di alcune persone. A cui spesso viene negata autonomia, che non sono considerate nella loro interezza ma sempre dipendenti da altri. Da qui la frase, forse provocatoria ma sicuramente profonda, sui “bambolotti”.
«Non chiedermi chi sono», il libro testimonianza pubblicato da Trapanese due anni fa, è stato la scintilla e ha guidato la conversazione – moderata dalla giornalista Paola Cerella – che ha portato in un viaggio emozionante pieno di verità, diversità, ospitalità e amore, ha sottolineato l’assessora Anna Bosco. «Ho davvero apprezzato la grande partecipazione, è stato bello vedere così tante persone coinvolte – ha sottolineato la delegata alle politiche sociali – un sentito grazie a tutti gli ospiti e agli interventi che hanno offerto le loro importanti riflessioni. Grazie al Consorzio Matrix per aver organizzato, in particolare a Simone Caner e Rosa Milano. Un ringraziamento alla Scuola Civica Musicale di Vasto, ai genitori di Beatrice, al gruppo affido ed adozioni dei servizi sociali, alle nostre assistenti sociali ed alla Dott.ssa Eveliana Bolognese, alle operatrici ed ai ragazzi del centro diurno comunale, alle associazioni ed ai tanti presenti».
«Mentre discutevamo delle barriere, credo che ne abbiamo superate alcune insieme» la riflessione dell’asssessora Bosco. Barriere fisiche e, a volte, anche sociali, per i pregiudizi che troppo spesso ingabbiano – tra ignoranza e preconcetti – e narrazioni sociali che hanno ben poco di sociale e tanto di non conoscenza e rispetto dell’umanità, delle persone, di vite che sono piene e straordinarie come tutte. Parafrasando lo stesso Trapanese non esistono “bambolotti” ma cuori, anime, carne viva, danze, canti e musiche sui pentagrammi della vita di ognuna e ognuno. Preconcetti che guidano anche quelle che dovrebbero essere politiche sociali nazionali, Trapanese ha portato vari esempi anche su quella che dovrebbe essere la tutela dei più piccoli. È possibile, invece – come accaduto di recente a Vasto Marina con “In mare senza barriere” e in precedenza in tanti eventi e tante iniziative portate avanti dall’assessorato alle politiche sociali – emozionarsi riscoprendo il potere trasformativo delle relazioni (come ha dichiarato l’assessora Bosco nella presentazione dell’incontro con Trapanese), costruire relazioni condividendo bellezza (parafrasando le parole dell’assessora Bosco in occasione di “In mare senza barriere”).
Sono intervenuti il sindaco Francesco Menna, l’assessora Anna Bosco, il consigliere comunale Luigi Marcello (presente tra il pubblico anche l’assessore Gabriele Barisano), Simone Caner e Rosa Milano per il consorzio Matrix, i genitori della piccola Beatrice che hanno portato la loro testimonianza e l’associazione Autismo Abruzzo Onlus.