SOMMA VESUVIANA – È stato arrestato il presunto autore del tentato omicidio avvenuto nei giorni scorsi in via Cupa Fontana, che ha visto come vittima una donna di nazionalità ucraina ora ricoverata in gravissime condizioni. I carabinieri hanno stretto il cerchio attorno al compagno della donna, un uomo di 70 anni, che dopo oltre 12 ore di interrogatorio ha confessato.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo – inizialmente reticente – avrebbe cercato di depistare le indagini denunciando una finta rapina nell’abitazione della coppia. Una versione che non ha convinto i militari dell’Arma, i quali hanno proseguito con un interrogatorio serrato fino alla confessione.
Il settantenne era già stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto nel pomeriggio di domenica scorsa, ma solo ieri è arrivata l’ammissione di responsabilità.
Durante le indagini, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato l’arma utilizzata per colpire la vittima: un martello, nascosto in un deposito di attrezzi nei pressi dell’abitazione. Gli accertamenti tecnici stabiliranno se sul corpo contundente siano presenti tracce biologiche o impronte utili a rafforzare il quadro probatorio.
La donna, colpita violentemente alla testa e al corpo, si trova tuttora in coma farmacologico e le sue condizioni restano critiche. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
Le prime ipotesi investigative, al vaglio degli inquirenti, parlano di litigi e tensioni nella coppia che potrebbero aver portato all’aggressione. Tuttavia, le indagini proseguono per chiarire se ci siano stati altri fattori scatenanti.
Donna accoltellata a Somma Vesuviana: è tentato femminicidio o rapina finita nel sangue?