La copertina di quest’articolo riporta due foto della spiaggia di Punta Penna, nel cuore della Riserva Naturale Regionale Punta Aderci, scattate a ferragosto di quest’anno e dell’anno scorso. L’enorme presenza di bagnanti, la lunga distesa di ombrelloni, di tre giorni è stata pubblicata sul gruppo facebook “Sei di Vasto se”.
La foto del “campeggio” dell’anno scorso suscitò molto clamore e qualche polemica. «Si sta valutando la possibilità di una regolamentazione che stabilisca le regole basilari sulla fruizione turistica, sugli eventi che vengono realizzate all’interno della Riserva – annunciò l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano nel marzo scorso – di molti ne veniamo a conoscenza solo dai social molto spesso». «Avere piena conoscenza di quanto avviene all’interno della Riserva ci permetterà anche di regolare i flussi, uno dei problemi principali, sono contrario ad un biglietto d’ingresso, come accade a Venezia, ma per esempio potremmo puntare sui parcheggi a pagamento» sottolineò Barisano.
L’8 agosto il Comune di Vasto aveva anticipato in un comunicato stampa l’intensificazione dei controlli, in occasione del Ferragosto, «sul rispetto delle prescrizioni previste per la fruizione sostenibile della spiaggia e della Riserva, con particolare attenzione ai comportamenti corretti da adottare in aree tutelate dal punto di vista ambientale».
«È obbligatorio mantenere libera la battigia, garantendo il passaggio e la sicurezza di tutti – ha sottolineato l’Amministrazione Comunale una settimana prima del Ferragosto – È fondamentale tenere sempre presente che ci si trova all’interno di una Riserva Naturale: l’ambiente è un bene comune, fragile e prezioso, che va salvaguardato e tutelato con comportamenti responsabili e rispettosi. Inoltre, i comportamenti dei fruitori devono essere sempre improntati al rispetto reciproco, affinché la spiaggia possa essere vissuta da tutti in modo sereno, sicuro e sostenibile».
La questione esiste, l’enorme afflusso turistico interroga e pone domande su cosa fare, su come garantire la tutela ambientale, sul fatto che una spiaggia in una Riserva Naturale non è una spiaggia come le altre. L’assessore Barisano, come evidenziano le dichiarazioni che ci ha rilasciato nel marzo scorso, ha posto all’ordine del giorno dell’assessorato di cui è a guida quali soluzioni adottare. Ma la questione è radicata e non è nata certo quest’anno o l’anno scorso. Radici che dovrebbero interrogare e riflettere su scelte datate negli anni, su cosa è stato fatto anni e anni fa. Sono passati ormai oltre tre anni da quando riportammo alcuni fatti e circostanze, ponendo una domanda su tutte: dalla Riserva Naturale Regionale si sta passando ad un’area turistica? «Riserva turistica Punta Penna? Dopo altri quattro mesi i fatti dicono SI» titolammo il 13 febbraio 2023. Oltre tre anni dopo, alla luce delle foto dell’anno scorso e di quest’anno in occasione del Ferragosto, la risposta torna ad apparire ancora più forte la stessa.
Questi i nostri articoli sul tema tra 2021 e 2023:
Punta Aderci, oltre servizi e fruizione turistica non esiste Riserva a Palazzo di Città?
Riserva turistica Punta Penna? Dopo altri quattro mesi i fatti dicono SI