A mezzogiorno l’istante più solenne: la premiazione dei Casearia Awards 2025. Tre le categorie — formaggi freschi a pasta filata, formaggi stagionati, formaggi elaborati — per celebrare tradizione e innovazione senza compromessi. Una giuria di esperti, assaggiatori professionali e rappresentanti delle organizzazioni di settore ha setacciato oltre cento produzioni da tutta Italia, scegliendo quelle che tengono insieme qualità organolettica, sostenibilità e identità territoriale. È il contrario dell’omologazione: è la diversità come valore competitivo del made in Italy.
Alle 11:00 il convegno “DOP: Valore sostenibile per la filiera Molise”, moderato da Peppone Calabrese (Linea Verde), mette al centro il Fiordilatte Molisano DOP in iter di riconoscimento: la prima DOP della regione. Alessia Boriati (Associazione Produttori Fiordilatte Molisano) guida il racconto di un prodotto unico — latte locale, saperi tramandati, microclima e territorio — affiancata da Emilio Germano (Università del Molise), Luigi Perrella (CNA Campobasso) e Laura Marisa La Torre (già dirigente MASAF). Tradotto: qualità che resta identità e diventa mercato.
Nel pomeriggio, alle 16:30, la dottoressa Linda Cerimele accende i riflettori su “Interazioni tra sistemi di allevamento, benessere animale e impatti ambientali: conseguenze su produzione e qualità del latte”. Un tema cruciale: il consumatore oggi compra gusto, ma chiede etica e trasparenza. La sostenibilità non è più un extra: è condizione d’ingresso.
Alle 17:30 si torna al calice con “Sapori in Connessione”, la Masterclass in collaborazione con Mescita: un viaggio formaggi–vini tra territori e tradizioni, ultimo capitolo di un percorso iniziato venerdì sera. La regola è semplice: abbinamenti ragionati, non slogan.
Alle 19:00 chiude la cucina d’autore: showcooking della Chef stellata Stefania Di Pasquo. Tecniche contemporanee, materia territoriale, impiattamenti puliti: quando il formaggio entra in fine dining, l’identità si fa narrazione.
Gli stand chiudono alle 20:00 (un’ora prima rispetto agli altri giorni), poi musica e convivialità fino a mezzanotte con il live del Duo Cane alle 21:00. È la coda luminosa di tre giorni che hanno portato ad Agnone oltre 250 formaggi e 70 produttori da tutta Italia: un laboratorio aperto dove si sperimentano nuovi mercati, nuovi pubblici, nuove alleanze.
Con il titolo “Città del Formaggio 2025” assegnato da ONAF, Agnone conferma la propria vocazione a snodo nazionale del comparto. Qui la cultura del prodotto incontra turismo, formazione, ricerca. E la filiera — dal pascolo alla tavola — trova una casa che profuma di campane e latte, memoria e visioni.