La presidente Antimafia Chiara Colosimo ricorda Dalla Chiesa e le mogli dei fratelli Luciani. Intanto i Testimoni di Giustizia aspettano audizioni, protocolli chiari e tutele reali. WordNews rilancia 20 domande a Commissione Antimafia, Commissione ex art. 10 e SCP.
Nel giorno dell’anniversario del barbaro assassinio (3 settembre 1982) del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo, la presidente dell’Antimafia Chiara Colosimo scrive che “la mafia si combatte con la forza delle istituzioni, con il coraggio delle scelte, con la responsabilità di ciascuno di noi”.
Pochi giorni prima un altro post: ricordo dei fratelli Luciani uccisi dalla mafia garganica nel 2017 e omaggio ad Arcangela e Marianna, “che mi troveranno, sempre, al loro fianco”.
Parole giuste. Parole necessarie. Ma l’antimafia non finisce nel perimetro di un tweet.
Fuori dall’inquadratura, i testimoni vivi: audizioni non calendarizzate, referenti fantasma, telefonate informali su linee non protette, prassi interne che azzerano diritti scritti in legge.
La retorica nazional popolare si schianta contro i fatti.
Memoria che impegna, non che assolve
Dalla Chiesa non è una ricorrenza: è un metodo. Seguire i fatti, pretendere protocolli, assicurare tutela reale. La legge 6/2018 è chiara:
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Art. 17: audizione entro 30 giorni presso Commissione centrale ex art. 10 o SCP.
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Art. 16: referente dedicato.
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Programma speciale come contratto: diritti e doveri, non favori e prassi.
Se al posto di audizioni troviamo silenzi, al posto di protocolli troviamo telefonate e al posto di tutele troviamo interpretazioni, allora non stiamo “stando accanto” alle vittime: le stiamo lasciando scoperte.
E il messaggio che filtra è micidiale: denunciare conviene meno che tacere.
Una Commissione parlamentare Antimafia ha poteri e responsabilità: udire, verificare, produrre atti. Qui non si chiedono passerelle, ma trasparenza misurabile:
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Calendari delle audizioni (anche da remoto su canali protetti), verbali entro 72 ore, cronoprogrammi.
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Protocolli scritti sui contatti con persone in protezione (no chiamate dirette su numeri non sicuri).
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Chiarezza sui consulenti: competenze, incarichi, compensi, atti prodotti.
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Indicatori trimestrali: pratiche aperte/chiuse, tempi medi, cause dei ritardi, rimedi.
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Reinserimento coerente con le qualifiche, ricostruzioni previdenziali, corsia rapida Interno–Demanio e sospensione oneri finché le pratiche non sono chiuse.
Se questa macchina riparte, allora sì, “starete al fianco” dei testimoni. Fino ad allora, i “sempre al loro fianco” restano parole d’onore senza fatti.
Coerenza, adesso
Onorare Dalla Chiesa e i Luciani significa applicare la legge, non predicarla.
Significa audire chi chiede ascolto, blindare le comunicazioni, ricucire vite e carriere spezzate, documentare ogni passo.
La differenza tra un tweet e lo Stato si chiama adempimento.
Noi continueremo a chiederne conto. Ogni giorno.
Perché senza Testimoni di Giustizia non c’è giustizia. E senza giustizia, ogni anniversario è scena muta.
BOX. Le nostre 20 domande (riproposte ogni giorno finché non arriveranno risposte ufficiali)
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Chi ha scritto materialmente la mail inviata al Testimone di Giustizia Gennaro Ciliberto?
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Con quale qualifica e con quale mandato è stata firmata quella comunicazione?
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Qual è il ruolo formale della segreteria particolare della Presidenza dentro la Commissione Antimafia, rispetto ai dossier sui Testimoni?
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Quali legami politico–istituzionali ha l’autrice della mail con membri della Commissione o con l’esecutivo?
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La presidente Chiara Colosimo era a conoscenza della mail prima dell’invio? L’ha letta e avallata?
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Perché la presidente avrebbe telefonato direttamente a soggetti in protezione su linee non protette? Chi ha autorizzato? Con quale protocollo?
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Quando la Commissione Antimafia calendarizzerà le audizioni richieste (Ciliberto, Coppola, altri) come prevede l’art. 17 della legge 6/2018?
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Quale protocollo scritto disciplina oggi i contatti tra Commissione e protetti? È pubblico? È stato rispettato?
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L’avv. Angela Verbaro (figlia e nipote di Testimoni di Giustizia) conosce nel merito la condizione reale dei Testimoni e le criticità del programma?
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L’avv. Verbaro conosce la storia di Gennaro Ciliberto?
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Chi l’ha nominata, con quali criteri e procedure?
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Qual è il perimetro dell’incarico dell’avv. Verbaro? Quali atti ha prodotto?
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L’avv. Verbaro era a conoscenza delle mail inviate a Ciliberto?
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Quando presiedeva la Commissione ex art. 10, Alfredo Mantovano che ruolo ebbe nei casi Verbaro?
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L’avv. Verbaro mantiene rapporti istituzionali con Mantovano sul tema Testimoni?
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Il consulente Tano Grasso: quali rapporti con Mantovano e quale perimetro di incarico oggi?
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L’interesse del sottosegretario Mantovano sui lavori antimafia in materia di Testimoni è diretto? In che cosa si traduce?
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Chi ha proposto le nomine di Verbaro e Grasso e con quali criteri?
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I consulenti percepiscono compensi o rimborsi? Quanto e su quali capitoli?
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Presidenza del Consiglio e Governo sono formalmente informati dei fatti segnalati (mail, telefonate, disvelamenti, audizioni mancate)? Quale indirizzo politico assumono subito?
I tweet commuovono. Le audizioni salvano.
Applicate la legge 6/2018.
Risposte, non cerimonie.
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