Anche l’Alta Valle del Volturno si è unita al grido di protesta internazionale contro il genocidio del popolo palestinese. Due le iniziative che hanno segnato i primi giorni di settembre: il 3 a Castelnuovo al Volturno, all’interno del festival culturale Tracce di Luce organizzato dal CISAV-APS, e il 6 settembre sul lago di Castel San Vincenzo, promossa dal Coordinamento No Pizzone 2 con il sostegno dell’Associazione Malatesta di Campobasso.
Il filo conduttore è stato uno solo: sostegno alla resistenza palestinese e denuncia delle complicità internazionali nello sterminio a Gaza.
A Castelnuovo, sul palco, si sono incontrati Amira Abuamra e Mohammad Afaneh, rappresentanti della causa palestinese, e Moni Ovadia, artista e voce storica dell’ebraismo antisionista.
Hanno denunciato la farsa dei “due popoli due stati” e ribadito il diritto del popolo palestinese alla resistenza armata, come accadde in Italia con i partigiani durante la lotta al nazifascismo. La proposta rilanciata è stata chiara: un unico Stato di Palestina libero, laico, socialista, dove ebrei e palestinesi possano convivere in pace e uguaglianza, lontani dal giogo del nazi-sionismo e dagli imperialismi oppressivi.
La manifestazione del 6 settembre sul lago di Castel San Vincenzo ha rafforzato il sostegno alla Flottilla per Gaza e ha collegato le battaglie internazionali alle lotte territoriali.
Nell’Oasi delle Mainarde, il campeggio organizzato da Malatesta ha messo in luce il filo rosso che lega le devastazioni ambientali e speculative locali (come Pizzone 2 e Lotto Zero) alle logiche di profitto globale. Le stesse cricche capitalistiche che lucrano sul cemento e sulle grandi opere inutili sono le stesse che alimentano la produzione e il commercio di armi, arricchendosi persino sul sangue versato a Gaza.
Non a caso, è stato proprio il Partito Comunista dei Lavoratori – Molise a rilanciare il senso politico di queste iniziative. La scritta campeggiava chiara:
“DALL’ALTA VALLE DEL VOLTURNO, AL FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE. CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE.”
Un messaggio netto, che lega la solidarietà internazionale alle lotte quotidiane contro il saccheggio ambientale, le speculazioni finanziarie e l’oppressione capitalista.
Da queste esperienze dell’Alta Valle del Volturno emerge una prospettiva che va oltre i confini locali: un contrasto radicale alle logiche del capitale e alla sua cinica ricerca del profitto massimo.
Un sistema che rende carta straccia le norme costituzionali, svuota i diritti umani e riduce a retorica la tutela dell’ambiente e delle condizioni di vita delle popolazioni.
Nel nome della Palestina, ma anche della dignità delle comunità molisane, la lotta continua.