Ieri, nella suggestiva cornice della Sala “Il Filo di Achille Pace” di Casacalenda, si è svolta la presentazione del catalogo della mostra “Paesaggio, paesaggi… pannistesi”, un appuntamento che ha saputo coniugare arte, comunità e memoria collettiva.
L’iniziativa, curata da Carla Di Pardo, ha rappresentato un momento di grande valore culturale e identitario per la comunità kalendina. Dopo il successo della performance artistica dello scorso luglio, che aveva trasformato il borgo in un museo a cielo aperto con ben 69 opere d’arte disseminate tra vicoli, cortili e piazze, l’incontro di ieri ha offerto l’occasione per ritrovarsi, condividere riflessioni e celebrare il percorso artistico e umano nato da quell’esperienza.

A prendere la parola anche la sindaka Sabrina Lallitto (nella foto a destra), che ha voluto sottolineare come l’arte possa essere un potente strumento di rigenerazione e coesione sociale:
“Continuiamo a credere nel valore dell’arte come motore di crescita e di identità collettiva – ha dichiarato –. Casacalenda è ormai un punto di riferimento per chi crede nella cultura come bene comune, e il progetto MAACK ne è la prova concreta.”
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Massimo Palumbo, fondatore e anima del MAACK, per la sua visione pionieristica che da 35 anni intreccia comunità, architettura e arte contemporanea, e a Carla Di Pardo, per la cura magistrale del progetto nell’ambito della IV edizione di “Costruiamo il Paesaggio”.
Non meno importante il contributo dell’Associazione Kalenarte, che continua a portare avanti con impegno questo percorso culturale, e di Paola Romoli Venturi, la cui performance ha emozionato il pubblico, insieme agli intermezzi musicali di Giovanni Manuel Di Carlo, che hanno aggiunto una nota poetica e suggestiva alla mattinata.
L’evento ha visto anche la presenza di numerosi artisti che hanno partecipato al progetto estivo e di cittadini che, con grande disponibilità, hanno aperto le loro case ospitando le opere e diventando parte viva dell’esperienza artistica.
“Paesaggio, paesaggi… pannistesi” non è soltanto un catalogo, ma un racconto corale: una testimonianza del legame profondo tra arte e territorio, tra creatività e comunità, che fa di Casacalenda un esempio virtuoso di rigenerazione culturale e partecipata.
L’incontro di ieri ha confermato il ruolo di Casacalenda come laboratorio permanente di arte contemporanea e partecipazione civica, dove l’arte diventa un linguaggio universale capace di unire persone, generazioni e visioni.








