Le violazioni penali contestate in flagranza di reato sono riconducibili al maltrattamento di animali e al furto venatorio aggravato in danno del patrimonio indisponibile dello Stato. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e i due bracconieri che avevano catturato diciannove cardellini, tenuti all’interno di apposite gabbie, sono stati fermati.
Dall’interrogazione della Banca Dati delle Forze di Polizia è emerso che uno dei due aveva precedenti per reati analoghi. Per questo motivo il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia ha ritenuto esservi i presupposti per l’arresto in flagranza, con perquisizione domiciliare di entrambe le abitazioni, eseguite a cura del Nucleo Carabinieri Forestale di Pozzuoli (NA) e del N.I.P.A.A.F. di Napoli, che ha avuto esito positivo solo per quella dell’arrestato.
Il secondo bracconiere, poiché incensurato, è stato denunciato a piede libero.
I diciannove cardellini sono stati immediatamente liberati, i tre esemplari utilizzati come richiami vivi, dopo la visita dei veterinari A.S.R.E.M. di Isernia, sono stati trasportati presso le strutture della Riserva Naturale MAB di “Montedimezzo” in Vastogirardi (IS).
A carico dell’arrestato, presso il Tribunale di Isernia, si è svolto il rito per direttissima conclusosi con una condannata patteggiata a 11 mesi di reclusione più il pagamento di una multa pari a seicento euro, con pena sospesa.
Dal Comando Gruppo Carabinieri Forestale di Isernia fanno sapere che “è stata un’operazione di polizia giudiziaria complessa che ha visto il coinvolgimento di Reparti dell’Arma fuori Regione, avviata tempo fa quando i Guardiaparco, svolgendo servizi anti-bracconaggio, hanno rinvenuto in quell’area materiale attribuibile alla pratica dell’uccellagione. Si tratta di un evento di assoluta gravità, non solo perché ha interessato una specie selvatica non venabile, protetta tra l’altro dalla Convenzione di Berna, ma anche perché verificatosi in un’area naturale protetta di assoluto pregio ambientale, Zona di Protezione Esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nonché Zona Speciale di Conservazione della Rete Natura 2000 “Pantano Zittola – Feudo Valcocchiara”.
Questo fenomeno purtroppo alimenta un commercio degli esemplari di cardellino molto florido perché apprezzati grazie al loro canto melodioso. Una parte degli esemplari catturati in natura vengono destinati anche a traffici internazionali perché gli estimatori sono disposti a pagare anche migliaia di euro per i cosiddetti esemplari campioni nel canto”.
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2023-10-02 20:59:05
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