Alcuni conducono la loro esistenza alla perenne ricerca di un benessere materiale sempre più grande, senza limiti. La cifra del loro rapporto con gli esseri umani è la competizione e l'arroganza.
L'egoismo e l'individualismo si sono impossessati del loro cuore e della loro mente. Il prossimo non esiste se non in funzione del loro tornaconto personale. Rivendicano, come dice il diritto romano, lo "ius excludendi alios".
Altri, invece, cercano di vivere secondo il comandamento dell'Amore. Verso se stessi, i propri simili, l'ambiente, tutti gli esseri viventi. "Se il tuo nemico ha fame, sostentalo, se ha sete, dagli da bere".
"Chi ama il fratello suo rimane nella luce, ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, e non sa dove va, perchè le tenebre hanno accecato i suoi occhi".
"L'odio suscita contese, la carità, invece, copre ogni fallo".
E mi fermo qui nelle citazioni evangeliche. Si può anche non essere credenti, ma nulla impedisce di assumere questa logica di vita. È una prospettiva assolutamente rivoluzionaria, capace di modificare, radicalmente, tutte le scelte: personali, politiche, economiche.
Ma non è la prospettiva prevalente.
Da sempre prevale la prima. Impegniamoci a cambiare ciascuno di noi e, un giorno, prevarrà la seconda.
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2023-11-02 18:23:49
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