«Tutte le idee vanno rispettate. Il fascismo No. Non è un'idea. È la morte di tutte le idee.»
-Sandro Pertini
“Io mi sento complice a restare indifferente”, sono le parole del Sindaco Maurizio Verona, primo cittadino di Stazzema piccolo comune in provincia di Lucca.
E le parole del Sindaco acquistano ancora più valore pensando che proprio nel suo comune si consumò, il 12 agosto del 1944, una delle pagine più dolorose della seconda guerra mondiale: l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema per mano dei nazifascisti che trucidarono 560 civili, tra i quali 130 bambini.
E proprio qui prende vita il 27 dicembre del 2017, a 70 anni dalla promulgazione della Costituzione Italiana, l’Anagrafe Antifascista: una comunità virtuale fatta da cittadini che si riconoscono nei principi enunciati della Carta di Stazzema che riafferma i valori rappresentati della nostra Costituzione antifascista.
L’Anagrafe Online Antifascista – come spiega il Sindaco Verona promotore dell’iniziativa – è accessibile a tutti a prescindere dalla residenza. Iscriversi significa entrare a far parte di una città virtuale che si ritrova nei valori della resistenza e dell’antifascismo.
Ma non si ferma qui l’impegno del sindaco Maurizio Verona e di un'intera comunità che non nasconde una certa preoccupazione per la diffusa degenerazione del linguaggio, dei comportamenti, di fatti concreti che sempre più frequentemente si richiamano a due ideologie criminali come quelle del nazismo e del fascismo.
«Ci sono valori che sembravano inattaccabili – continua il primo cittadino – ma non è così. Qualche giorno fa, per la ricorrenza del Giorno della Memoria, sono stati resi noti i dati dell’Eurispes in merito a chi pensa che la Shoah non sia esistita. Risulta un aumento esponenziale, nel 2004 erano il 2,7% mentre oggi i negazionisti sarebbero saliti al 15,6%. Da noi vi è una sensibilità molto forte, quando avvengono fatti gravi che inneggiano al fascismo i superstiti e i familiari delle vittime vengono uccisi un’altra volta.»
Ecco allora che si è costituito un Comitato promotore, presieduto dallo stesso Sindaco, che il 19 ottobre 2020 ha depositato in Cassazione una proposta di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista.
La legge è finalizzata a disciplinare le pene e le sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli ad essi riferiti o comunque richiamandone simbologia o gestualità. Pena aumentata se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici, recita il testo; una integrazione quindi alle esistenti leggi Scelba e Mancini, per arrivare alle nuove generazioni interessate a forme di comunicazione e divulgazione oggi diverse.
Per portare la legge in Parlamento occorrono 50 mila firme, si può firmare in ogni comune italiano fino al 31 marzo. Info sul sito www.anagrafeantifascista.it
Sono moltissime le adesioni di cittadini che non sono semplici firmatari, ma veri e propri testimoni attivi nel promuovere e diffondere questa importante iniziativa.
Abbiamo chiesto al Sindaco perché sia ancora indispensabile parlare di antifascismo: «Dobbiamo farlo per i giovani che non hanno vissuto e non conoscono quel periodo buio dell’umanità. Quando accadono fatti violenti o che richiamano quelle ideologie, vi è una grande indignazione popolare sul momento, ma poi non vi responsabili e tutto ricade nell’indifferenza generale e nella impunità.»
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2021-02-03 11:27:10
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