In corsie silenziose dove il tempo s'arresta,
cammina l'eco di passi, di vite intrecciate,
medici e infermieri, guardiani alpestri,
custodi di sogni, di speranze e destini incerti.
Bianchi camici danzano in un balletto di urgenze,
tra il suono dei monitor e il sibilo del respiro,
mano nella mano, nel labirinto della scienza,
tracciano percorsi dove la vita sfida il destino.
Ogni sala d'attesa è un porto di anime,
occhi che parlano lingue di silenzio,
mano che stringe mano, in attesa di notizie,
dove ogni secondo pesa come un eterno assillo.
E là, nel quieto fervore di un blocco operatorio,
si combattono battaglie senza armi né clamori,
dove il bisturi è spada, e la prudenza è scudo,
e ogni vittoria piccola, un trionfo contro il vuoto.
In questo mondo, dove l'arte si fonde con la scienza,
dove il dolore incontra la cura e l'attenzione,
ogni gesto è poesia, ogni sguardo una sentenza,
in questa lotta quotidiana per un soffio di speranza.
Grazie, o voi che nel silenzio lavorate,
tra le mura sterili dove la vita si rinnova,
per ogni cuore rianimato, per ogni lacrima asciugata,
portatori di luce, nella notte più profonda.
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2024-04-20 18:42:46
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