La dimensione ciclica della storia sembra riportarci verso un periodo di tensione che prelude ad una grande guerra. Ciò che Vico aveva osservato con i suoi studi sembra avere conferma nella realtà attuale. Tutto prelude verso una tragedia come tante che si sono avute dell’umanità.
Si pensava che dopo la carneficina della prima guerra mondiale ed ancor più dopo la carneficina della seconda guerra mondiale con i suoi oltre 50 milioni di morti, si potesse arrivare ad evitare queste tragedie. Invece non è possibile.
L’Europa, che era stata il centro della carneficina, per più di mezzo secolo è riuscita ad evitare guerre ma sembra che ora dobbiamo riarmarci per altre carneficina.
Tuttavia ora c’è una differenza fondamentale che potrebbe interrompere definitivamente la ciclicità della storia. Abbiamo l’atomica che spazzerebbe via la nostra specie portandoci, questa sì, alla fine della storia. É nella logica di un conflitto atomico che se ne parte una di queste bombe, devono partire tutte le altre per non rischiare di annullare eventuali risposte. Non è un caso che i presidenti di Russia ed Usa viaggino con valigetta che servono a far partire immediatamente un attacco atomico.
Per distruggere l’umanità bastano 50 degli attuali ordigni. Nel mondo ce ne sono 15.000. Si gioca a tendere la corda sicuri di fermarsi un momento prima della tragedia ma la situazione può sfuggire di mano.
Quello che Vico non aveva previsto è la possibilità di interrompere in questo modo la ciclicità storica.
Ma è mai possibile che l’uomo non riesca a trovare altre strade, altri cicli economici e valoriali per evitare questa tragedia? Sembra proprio di no.
Se ci saranno posteri a loro l’ardua sentenza sulla stupidità umana, la specie che si considera nel punto più alto della piramide della vita.
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