È stato organizzato oggi pomeriggio alle 15 il sit-in di protesta, davanti la sede dell’Ars, a seguito dell’inchiesta di Catania con gli arresti da parte del Ros e il dimezzamento della famiglia Santapaola-Ercolano. In manette sono finiti pure un sindaco, due consiglieri comunali e un deputato regionale, Giuseppe Castiglione capogruppo all’Ars dell’MpA il movimento di Raffaele Lombardo. Castiglione faceva parte della commissione antimafia regionale, dalle quali ha chiesto le dimissioni oltre che dalla commissioni affari istituzionali ma non come deputato.
Dalle carte dell’inchiesta, avvenuta a poco tempo di distanza dalla maxi-operazione di Palermo, emerge come sia la politica a cercare la mafia per essere eletti in cambio di favori e appalti.
Infatti dalle intercettazioni durati diversi anni, si capisce come i referenti del clan Santapaola-Ercolano elogiano il loro cavallo di battaglia candidato all’Ars alle elezioni regionali del 2022, Castiglione appunto, e di come devono dare l’ambuttata, la spinta per arrivare a vincere.
Dalle carte, inoltre, emerge la consapevolezza e la spregiudicatezza degli uomini politici che, consapevoli del fatto di parlare e trattare con mafiosi, non avevano nessuna remore ad acquisire pacchetti di voti, addirittura erano anche preoccupati del fatto che non tutti li avrebbero votati.
Il deputato Castiglione, poi eletto, avrebbe favorito gli uomini del clan con degli appalti, tra cui alcuni inerenti al cimitero comunale di Catania.
Beffa del destino il deputato avrebbe poi preso parte della commissione regionale antimafia.
A seguito dell’inchiesta la politica siciliana, ma solo all’opposizione, si è dimostrata indignata da questi fatti tanto da indurre l’onorevole Ismaele La Vardera, aderente al gruppo misto e da poco fondatore di un movimento chiamato “Controcorrente”, ad organizzare un sit-in di protesta davanti la sede proprio del parlamento siciliano, dove il deputato in manette agiva liberamente nel suo ruolo. A partecipare, oltre al deputato La Vardera, diversi attivisti e il vicepresidente dell’assemblea regionale Nuccio Di Paola, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle.
Nel frattempo in giornata è arrivato l’intervento della Prefettura di Catania che ha sospeso il sindaco e il vicepresidente del consiglio comunale di Ramacca e un consigliere comunale di Misterbianco.
Inoltre il deputato regionale ha risposto per circa un’ora al Gip di Catania, rigettando ogni accusa che gli sia stata contestata e dichiarandosi estraneo ai fatti. Il suo legale ha fatto sapere che presenterà ricorso al Tribunale del Riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
foto di Antonino Schilirò