Roma, 5 aprile 2025. Dal nostro inviato – È una Roma diversa, oggi, quella che scende in piazza. Una città animata da migliaia di voci che chiedono con fermezza pace e disarmo, opponendosi senza esitazione alla logica di una nuova corsa agli armamenti in Europa. La manifestazione, organizzata dal Movimento 5 Stelle e sostenuta da associazioni civili, pacifiste e una delegazione del Partito Democratico, ha radunato più di 80.000 persone, un numero destinato a crescere nel corso del pomeriggio.
Il corteo ha mosso i suoi primi passi da Piazza Vittorio Emanuele II, trasformata in un mare di bandiere arcobaleno, striscioni e slogan contro la guerra. La testa del corteo ha rapidamente raggiunto Via Cavour, mentre la coda iniziava appena il suo percorso, segno evidente della partecipazione straordinaria che ha sorpreso persino gli organizzatori.
“Da questa piazza parte un messaggio forte e chiaro: non vogliamo un piano di riarmo che spreca 800 miliardi e trascina l’Europa verso un’economia di guerra”, ha affermato con determinazione Giuseppe Conte dal palco allestito in Via dei Fori Imperiali, accolto da un lungo applauso della folla.
L’atmosfera è determinata ma pacifica: persone di ogni età, studenti, lavoratori, pensionati, intere famiglie avanzano insieme per ribadire un messaggio di pace. Il corteo proseguirà fino a sera, con ulteriori interventi previsti per sottolineare che questa mobilitazione rappresenta solo l’inizio di una lunga battaglia politica e sociale contro la logica del riarmo.
Quello che sta avvenendo oggi a Roma è una chiara presa di posizione: una piazza che sceglie il futuro, respingendo con forza l’ombra della guerra e invocando, con passione civile, un percorso di pace e di convivenza tra i popoli.





