Destinatari:
Presidente della Repubblica
Presidente del Consiglio dei Ministri
Presidente del Senato
Presidente della Camera dei Deputati
Ministro dell’Interno
Ministro della Giustizia
Presidente della Commissione ex art. 10
Direttore del Servizio Centrale di Protezione
Presidenti dei Gruppi parlamentari
Organizzazioni per la tutela dei testimoni di giustizia
Stampa nazionale
Alla cortese attenzione delle Autorità in indirizzo,
con la presente l’Associazione Dioghenes APS, da sempre impegnata nella tutela dei Testimoni di giustizia, nella promozione della legalità democratica e nella difesa dei diritti delle vittime delle mafie, intende denunciare pubblicamente e formalmente il comportamento gravemente inadeguato e lesivo assunto dalla Presidente della Commissione parlamentare antimafia, On. Chiara Colosimo, nei confronti del testimone di giustizia Gennaro Ciliberto, già inserito nel programma speciale di protezione dello Stato.
Il testimone di giustizia Ciliberto (il caso si è ripetuto anche con il testimone Luigi Coppola) ha ricevuto, in data recente, una telefonata diretta dalla Presidente Colosimo, effettuata su un numero cellulare utilizzato in ambito non protetto.
Tale contatto non è stato autorizzato né preceduto da comunicazioni ufficiali, e ha avuto luogo senza le necessarie cautele previste per i soggetti inseriti nel programma di protezione.
Il contenuto della telefonata, che per ragioni di sicurezza non può essere reso noto, è stato definito dal diretto interessato come “offensivo e umiliante”. Una dinamica del tutto inedita che mina il rapporto di fiducia tra i testimoni e le istituzioni repubblicane.
Nessuna audizione, nessun Comitato attivo
A ciò si aggiunge un dato ancor più grave: la Commissione parlamentare antimafia, sotto la guida della Presidente Colosimo, non ha mai convocato né audito formalmente i testimoni di giustizia. Il Comitato dedicato risulta essere di fatto non operativo, come confermato da fonti parlamentari. In un momento storico in cui le mafie mutano forma e agiscono silenziosamente nei territori e nelle economie, l’assenza di ascolto delle voci più esposte, coraggiose e informate appare inspiegabile, se non inaccettabile.
Una risposta istituzionale che nega, banalizza e colpevolizza
In risposta alle legittime osservazioni del testimone Ciliberto, la segreteria della Presidente Colosimo ha inviato una mail dai toni irrispettosi e paternalistici, in cui si nega quanto percepito dal testimone stesso, e lo si accusa di “non aver ascoltato” correttamente, derubricando la gravità del fatto a un “equivoco”.
Una comunicazione che manca di empatia, responsabilità e senso istituzionale, e che conferma un atteggiamento distante e delegittimante nei confronti di chi ha scelto di denunciare le mafie a viso aperto.
Con la presente, chiediamo formalmente:
- Le dimissioni immediate dell’On. Chiara Colosimo dalla Presidenza della Commissione parlamentare antimafia, per manifesta inadeguatezza nel ruolo e assenza di rispetto verso i testimoni di giustizia;
- L’attivazione urgente del Comitato testimoni di giustizia all’interno della Commissione, con convocazioni immediate dei testimoni attualmente in attesa di audizione, tra cui Gennaro Ciliberto e Luigi Coppola;
- Un incontro ufficiale tra una delegazione di testimoni e il Presidente della Repubblica e/o della Camera, per ristabilire un patto di fiducia tra chi ha denunciato le mafie e lo Stato.
I testimoni di giustizia non sono numeri, né corpi da dimenticare. Sono pilastri della democrazia e della giustizia, e devono essere ascoltati, rispettati e protetti.
Con rispetto, determinazione e senso di responsabilità civile,
Dioghenes APS – Associazione Antimafie e Antiusura
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