La presidente dell’Antimafia Chiara Colosimo ricorda sui social Cassarà, Antiochia, Agostino. Ma per i Testimoni di Giustizia arrivano solo silenzi e telefonate informali: audizioni non calendarizzate, protocolli assenti, legge 6/2018 disattesa.
Servono atti, non tweet.
C’è una parola che ricorre spesso nei tweet ufficiali di Chiara Colosimo: “memoria”. Nei giorni degli anniversari, il profilo della presidente della Commissione parlamentare Antimafia si illumina: omaggi a Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, ad Antonino Agostino e a Ida Castelluccio.
Sono ricordi giusti, doverosi, preziosi. E lo sono anche quando si tratta della Strage di Bologna: 2 agosto, 10:25, la stazione sventrata, 85 morti e 200 feriti. Ogni anno lo Stato promette che non dimenticherà.
Peccato però che per quella strage non parla di fascisti, ma di terrorismo e terroristi. Senza però citare Ciavardini. Ma questa è un’altra storia che abbiamo già affrontato su WordNews.it.
Bologna, la strage senza pace: «Mambro e Fioravanti liberi, Colosimo sorride con Ciavardini»
Chiara Colosimo deve dimettersi: la Commissione Antimafia è diventata un guscio vuoto
Eppure, mentre scorrono le parole di circostanza, un fatto ostinato rimane lì, come un macigno: i vivi, i Testimoni di Giustizia, non vengono ascoltati. Le PEC restano senza risposta, le audizioni non vengono calendarizzate, i protocolli di contatto non si vedono. In più di un caso, i testimoni raccontano telefonate dirette su numeri non protetti: una prassi che non dovrebbe esistere quando si parla con persone inserite in programmi speciali di protezione.
La legge 6/2018 non è un pannello commemorativo: è un percorso concreto. E l’articolo 17 è lapidario: chi è protetto può chiedere di essere sentito dalla Commissione centrale ex art. 10 o dal Servizio Centrale di Protezione; entro trenta giorni si procede all’audizione. Sulla carta è semplice. Nella pratica, per molti, si trasforma in attesa a vuoto. Nel frattempo, i referenti “scompaiono”, le risposte,(quando arrivano) gelano: “Non dovete più chiamare”.
La Commissione Antimafia guidata da Colosimo dovrebbe essere il luogo dove la memoria diventa azione. Non un pulpito da cui benedire la storia, ma un tavolo che convoca i vivi, acquisisce atti, incalza ministeri e servizi, misura il proprio lavoro. Invece il quadro che ci consegnano mesi di “lavoro” è quello di una macchina spenta.
“L’attuale Commissione parlamentare appare inabissata come le mafie”
Vale per Bologna come per ogni massacro: ricordare è sacro. Ma la memoria, da sola, non salva nessuno. Onorare i morti significa tutelare i vivi. Se a un Testimone di Giustizia si risponde con un tweet o con una telefonata informale, lo si espone due volte: alla vendetta di chi ha denunciato e alla sfiducia nello Stato. È un danno culturale prima ancora che normativo: il messaggio che passa è che denunciare non conviene.
Presidente Colosimo, il suo profilo social è impeccabile nei ricordi.
Ora servono prove di vita della Commissione: i Testimoni di Giustizia non sono hashtag, sono cittadini che hanno messo il proprio nome e la propria pelle contro le mafie.
La memoria è un faro; la legge è l’interruttore. Accendetelo.
Le nostre 20 domande
-
Chi ha scritto materialmente la mail inviata al Testimone di Giustizia Gennaro Ciliberto?
-
Con quale qualifica e con quale mandato è stata firmata quella comunicazione?
-
Qual è il ruolo formale della segreteria particolare della Presidenza dentro la Commissione Antimafia, rispetto ai dossier sui Testimoni?
-
Quali legami politico–istituzionali ha l’autrice della mail con membri della Commissione o con l’esecutivo?
-
La presidente Chiara Colosimo era a conoscenza della mail prima dell’invio? L’ha letta e avallata?
-
Perché la presidente avrebbe telefonato direttamente a soggetti in protezione su linee non protette? Chi ha autorizzato? Con quale protocollo?
-
Quando la Commissione Antimafia calendarizzerà le audizioni richieste (Ciliberto, Coppola, altri) come prevede l’art. 17 della legge 6/2018?
-
Quale protocollo scritto disciplina oggi i contatti tra Commissione e protetti? È pubblico? È stato rispettato?
-
L’avv. Angela Verbaro (figlia e nipote di Testimoni di Giustizia) conosce nel merito la condizione reale dei Testimoni e le criticità del programma?
-
L’avv. Verbaro conosce la storia di Gennaro Ciliberto?
-
Chi l’ha nominata, con quali criteri e procedure?
-
Qual è il perimetro dell’incarico dell’avv. Verbaro? Quali atti ha prodotto?
-
L’avv. Verbaro era a conoscenza delle mail inviate a Ciliberto?
-
Quando presiedeva la Commissione ex art. 10, Alfredo Mantovano che ruolo ebbe nei casi Verbaro?
-
L’avv. Verbaro mantiene rapporti istituzionali con Mantovano sul tema Testimoni?
-
Il consulente Tano Grasso: quali rapporti con Mantovano e quale perimetro di incarico oggi?
-
L’interesse del sottosegretario Mantovano sui lavori antimafia in materia di Testimoni è diretto? In che cosa si traduce?
-
Chi ha proposto le nomine di Verbaro e Grasso e con quali criteri?
-
I consulenti percepiscono compensi o rimborsi? Quanto e su quali capitoli?
-
Presidenza del Consiglio e Governo sono formalmente informati dei fatti segnalati (mail, telefonate, disvelamenti, audizioni mancate)? Quale indirizzo politico assumono subito?
“Parole d’onore”, fatti che latitano: gli omaggi della Colosimo e il buco nero sui Testimoni di Giustizia
La presidente Antimafia Chiara Colosimo ricorda Dalla Chiesa e le mogli dei fratelli Luciani. Intanto i Testimoni di Giustizia...
«Seguire i fatti», presidente Colosimo. E i fatti sono i testimoni lasciati soli
C’è un passaggio, nelle dichiarazioni della presidente Colosimo (Commissione parlamentare Antimafia), che seduce: “seguire i pezzi di carta che...
Antimafia muta, diritti calpestati: le nostre 20 domande (e le risposte che Colosimo deve dare)
L’art. 17 della legge 6/2018 impone l’audizione entro 30 giorni a chi la chiede (davanti alla Commissione centrale o...
«Gli altri Comitati non hanno risolto nulla». La frase è stata pronunciata, secondo Ciliberto, dalla presidente Colosimo
Secondo quanto riferito e dato per certo dal testimone di giustizia Gennaro Ciliberto, la presidente della Commissione parlamentare antimafia,...