QUESTA SERA, lunedì 13 ottobre 2025, alle ore 18.00, la Pinacoteca comunale del Convento del SS. Salvatore ospiterà il Convegno di Studi “Omaggio a Emanuele Cavalli”, un importante appuntamento culturale promosso dal Comune di Lucera e dall’Associazione Emanuele Cavalli, nell’ambito delle iniziative di Lucera Capitale della Cultura di Puglia 2025.
L’evento intende rendere omaggio a uno dei più raffinati pittori del Novecento, protagonista della Scuola Romana e tra i maggiori interpreti della pittura tonale italiana.
Durante la cerimonia, verranno consegnate alla Pinacoteca comunale le opere pittoriche di Emanuele Cavalli recentemente acquisite, a suggello di un percorso di valorizzazione artistica e di memoria storica che restituisce alla città e al territorio un pezzo fondamentale della sua identità culturale.
I saluti istituzionali e gli interventi
Dopo i saluti di Giuseppe Pitta, Sindaco di Lucera, Sabina Prignano ed Emanuele de Reggi, il convegno entrerà nel vivo con una serie di interventi che uniscono arte, storia e istituzioni.
Prenderanno la parola l’On. Francesco Sisto, Vice-ministro della Giustizia, lo storico Giuseppe Trincucci, lo storico dell’arte Manuel Carrera e la storica dell’arte Angela Madesani, tra le voci più autorevoli nel panorama critico contemporaneo.
Il ritorno di Cavalli a Lucera
L’iniziativa rappresenta un ritorno simbolico di Emanuele Cavalli nella sua terra, un gesto di riconciliazione tra memoria e presente.
Cavalli, figura chiave del modernismo pittorico italiano, seppe unire nei suoi quadri armonia, introspezione e luce, dando vita a un linguaggio lirico e sospeso che influenzò generazioni di artisti.
La sua arte – fatta di toni pacati e vibrazioni emotive, di forme essenziali e visioni poetiche – torna oggi a parlare ai cittadini di Lucera e alla Puglia intera, come ponte tra passato e futuro.
Lucera 2025, crocevia di popoli e culture
Nel contesto del programma Lucera 2025 – Crocevia di popoli e culture, l’omaggio a Cavalli si inserisce in un più ampio percorso di riscoperta del patrimonio artistico e identitario della città.
La Pinacoteca comunale diventa così un luogo di memoria viva, in cui le opere del maestro non solo saranno custodite, ma diventeranno parte integrante di una narrazione culturale condivisa, aperta al dialogo con le nuove generazioni e con il territorio.






