Un progetto corale, visionario, nato dall’intreccio fra l’artista, A-HEAD Project di Angelo Azzurro Onlus e il MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea: una partnership che ha trasformato la città in una piccola capitale del sentire, dell’ascolto, dell’introspezione.
Un percorso che parla al cuore prima ancora che agli occhi
La mostra, inaugurata il 4 ottobre durante la XXI Giornata del Contemporaneo AMACI, ha conquistato il pubblico fino alla proroga al 15 novembre. E non è un caso: le tre opere di Gallo –
Studio alla scultura dell’ala (2023),
Studio alla sensibilità dell’attesa (2024),
Studio al sentimento dell’abbandono (2025) –
possono essere lette come tre tappe di un viaggio interiore. Un attraversamento emotivo, quasi una cartografia dell’anima.
A tutto questo si affianca Loneliness, installazione interattiva che traduce la solitudine in onde sonore, in un’esperienza immersiva che non si osserva: si vive. Matera ha accolto questa riflessione collettiva come un respiro lungo, condiviso.
Il sentire come atto di coraggio
Dietro il progetto c’è una visione che non si limita all’arte. A-HEAD Project, nato nel 2017 per volontà della famiglia Calapai, si muove da anni in una direzione chiara: usare la cultura per spezzare lo stigma sui disturbi mentali, trasformando la creatività in cura, dignità, nuova possibilità.
Parole che risuonano nella dichiarazione di Stefania Calapai, presidente di Angelo Azzurro Onlus:
«Crediamo profondamente nel potere dell’arte di rivelare ciò che rimane taciuto. Opera Unica ci ricorda che il sentire è un atto di coraggio e una possibilità di incontro.»
E trovano eco nelle parole di Angelo Gallo, che del “sentire” ha fatto materia plastica:
«Questa mostra è un viaggio dentro ciò che vivo. Condividerla con Matera significa trasformare emozioni intime in dialogo.»
Angelo Gallo tra memoria e visione
Il finissage ha ospitato anche una sezione dedicata all’Archivio Collezione Angelo Gallo, curata da Marilena (Maria) Morabito nella Sala della Caccia. Una finestra retrospettiva che ha permesso di leggere la maturità dell’artista: la sua ricerca sugli equilibri fragili, sugli spazi dell’attesa, sui silenzi che definiscono ciò che siamo.
Da Matera a Milano: il dialogo artistico continua
Il percorso non si ferma qui. La prossima tappa del sodalizio fra A-HEAD Project e Gallo sarà Milano, negli spazi della galleria di Raffaella De Chirico: un nuovo capitolo, un’altra città chiamata a misurarsi con un’arte che non consola, ma apre. Che non intrattiene, ma interroga.
Quando la cultura diventa salute
Il cuore del progetto A-HEAD è semplice e rivoluzionario:
la cultura come motore di sanità, la creatività come strumento di rinascita.
Dal 2017, con artisti, performer, dj, laboratori e iniziative, A-HEAD costruisce percorsi che affiancano la psicoterapia tradizionale con esperienze artistiche profonde, capaci di restituire ai giovani fragili una strada, una competenza, una possibilità di reinserimento nella società.
Un progetto che trasforma l’arte in impegno civile.
Che fa della bellezza un gesto di cura.
Che ricorda, a ogni opera, che il sentire è la nostra forma più alta di resistenza umana.
Nella foto di copertina: Simona Spinella, Stefania Calapai, Angelo Gallo, Raffaella De Chirico





