Un risultato ampiamente previsto. La mozione di sfiducia non ha portato a nulla. Non c'è stata la "cacciata" di Toma, il famoso sGovernatore del Molise. Il peggiore tra i peggiori. Ora lui pensa di essere, politicamente, forte. Quasi imbattibile. Una mera illusione. Restano i penosi risultati. Su tutti i fronti. E non potranno mai essere cancellati dalle inutili dichiarazioni. Parole che volano via, nel vento.
Una mozione doverosa, una scelta utopica da parte di chi l'ha presentata. Sono mancati i numeri. Otto contro dodici (il "Ponzio Pilato" democristiano Iorio, il più sGovernatore di tutti, si è astenuto). Più che i numeri è mancato il coraggio e la dignità. Caratteristiche che certi soggetti non hanno. Parliamo degli eletti, personcine antropologicamente interessanti: sparlano, attaccano, dichiarano, scrivono. Ma poi si accodano (votando tutti compatti) o si astengono. Pensano pure di essere degli statisti. Sono dei codardi, politicamente parlando. Potevano chiudere anzitempo la legisltaura più bislacca della storia della Regione Molise. Hanno deciso di proseguire questa commedia in maschera.
Toma è salvo, i suoi assessori intercambiabili sono salvi. Gli eletti hanno salvato le loro poltrone e il loro ricco stipendio. Ma il Molise resta moribondo.
Arriverà questa Regione alla fine della legislatura?
Le responsabilità, però, vanno suddivise: chi ha messo la croce sulla scheda elettorale, scegliendo il peggio, ora cosa starà pensando? Ma starà pensando? L'elettore molisano è soddisfatto di aver scelto, in consiglio regionale, questi dilettanti?
La matematica non è un'opinione. La sconfitta politica, per i promotori del documento, è innegabile. La maggioranza ha mostrato compattezza. Si sono arroccati, hanno reagito. Si sono fatti due conti. Alla fine hanno compreso che non potevano rischiare la loro triste "carriera". Il futuro fa paura.
Questa è l'ennesima lezione per i molisani: la prossima volta scegliete il meglio, in quella cabina elettorale. Dimenticando le false e nocive (per l'intera comunità) promesse da marinaio. «Sì, ma non c'è alternativa» continua a dire qualcuno. Metteteci la faccia, mettetevi in gioco. La politica ha bisogno di persone perbene. Basta delegare, finitela di accontentarvi. I piccoli favori (come i grandi) non possono essere barattati con i diritti e con il futuro dei vostri figli.
Molisani, candidatevi. E spazzateli via. Per sempre.
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2020-07-08 01:24:02
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