"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati". (art. 1 della legge n. 211 del 20 luglio 2000)
Per Alfred Rosenberg, ideologo del nazismo, la donna tedesca era “puro strumento di conservazione e di moltiplicazione della razza” e la volontà di Himmler era di trasformare “le segretarie in casalinghe”.
La maggior parte dei lavori fu loro negata, così come frequentare l'università. Per queste donne, ritenute “pezzi di immondizia idonea al lavoro” venne istituito un apposito lager: Ravensbrück, unico campo essenzialmente per donne e bambini, ufficialmente aperto il 18 maggio 1939.
Furono circa 120.000 le donne deportate a Ravensbrück e decine di migliaia le vittime. In questo lager vennero deportate anche un migliaio di italiane.
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2022-01-24 10:55:53
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