Gli occhi di Kiev appaiono distratti,
privi di luce in questa notte lunga.
Le urla si mescolano al boato degli spari
e piangono lacrime di fuoco,
gli stessi occhi di quel bambino
azzurri come il mare
quando improvvisa le sue onde.
Ora il mare tempestoso
si fa strada negli occhi di Kiev,
nello scorcio isolato dei pensieri cupi,
sordi alla resurrezione delle anime,
pronti alla morte eterna.
Piangeranno ancora gli occhi di Kiev
fino a quando il mondo non riuscirà
a cullare la speranza nelle mani
di chi dovrebbe fermare
quel rumore assordante
che implora di essere spento.
Piangono gli occhi di Kiev,
le lacrime arrivano fino al Mar Nero,
sfiorano Odessa per tuffarsi in quel mare.
Da Leopoli ad Odessa non c’è pace,
e gli occhi di Kiev lo sanno.
E noi qui a guardare.
LEGGI ANCHE:
- Marcia della Pace a Vasto sabato 5 marzo
- La guerra è morte e distruzione
- «Putin non è il demonio. È stato messo con le spalle al muro»
- Terni, fiaccolata contro la guerra
- Stiamo rischiando una terza guerra mondiale?
- Ingroia: «No ad ogni guerra»
- Per quale ragione non è stata sciolta la NATO?
- Invasione dell'Ucraina, Draghi avvisa Putin: «Ritiri le truppe»
- La Russia attacca. Putin minaccia il mondo: «non interferite, altrimenti ve ne pentirete»
uploads/images/image_750x422_621f4c777764f.jpg
2022-03-02 11:50:34
21