Quando il sistema comunicativo non riesce a portare la pubblica opinione dove vuole, accantona gli avvenimenti interessati verso l'oblio. Così sta succedendo per il genocidio palestinese come per la guerra russo-ucraina.
I massacri continuano ma non devono occupare il centro dell'attenzione. È come doversi scordare di certi avvenimenti che vengono derubricati a routine.
Assange continua a rimanere in prigione per aver svelato crimini del centro dell'impero ma non se ne parla più.
Un evento esiste nella mente collettiva solo se la comunicazione decide che deve stare al centro dell'attenzione. In una società a pensiero unico, il controllo della comunicazione senza possibilità di contradditorio reale, relegato alla mistica vuota dei talkshow, è l'elemento portante del potere.
Non è un caso che i primi atti di chi detiene il potere (non solo chi vince le elezioni ma chi controlla la gestione imprenditoriale-finanziaria) sta nel controllare tutte le forme di informazioni, anche se giornali e Tv hanno passivi economici importanti.
In senso orwelliano si indirizza la società.
La speranza nel futuro viene spenta quando non corrisponde a ciò che vuole il potere e tutto va verso passioni tristi che alimentano il vivere.
L.P.
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2023-12-06 19:02:02
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