«Troppo tracotanti si riaffacciano durezza sociale, logica del più forte, competizione selvaggia» affranto scriveva Alexander Langer chiedendosi se il campo era troppo intossicato (da invidie e gelosie scrisse in un’altra occasione) o era ancora possibile coltivare speranza, umanità e generosità. Tanti anni ci separano da queste parole ma il pesante interrogativo è attuale, è nell’oggi che ci circonda. Di fronte ad uno sterminato deserto di robot senza sentimenti, di carrierismi, di aridità, di narrazioni che cancellano vite e cuori è possibile ancora emozionarsi, commuoversi, aprirsi con cuore generoso, trasmettere e donare umanità, trasformare dolori e sofferenze nelle feritoie da cui far entrare la luce più splendente? Siamo nel pieno dell’autunno, sono le settimane in cui si spengono i colori e la vita tende ad addormentarsi, la luce a lasciare il passo al buio e al freddo.
Veniamo dal mese dell’ottobrata, quelle giornate in cui il sole non vuol abbandonarci, il calore continua a donarsi e la luce a lottare per rimanere con noi. È vecchia tradizione climatica ma può essere nuovo segno di speranza, di vita, di cammino. Si può, forse si deve. Più è forte la tempesta più splendente sarà poi l’arcobaleno e nessuna pioggia può cancellare il sole, che lotta per continuare a donarci i suoi raggi. Come l’Ottobrata, come il cammino leggero e pesante allo stesso tempo di Alexander, una risposta a tutte queste domande, a questi interrogativi che bussano alle nostre vite è giunta giovedì scorso in occasione della conclusione dell’Ottobre in Rosa a Vasto, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno.
«Donne e rinascita» il convegno nella Pinacoteca di Palazzo D’Avalos che ha concluso un intenso ciclo di eventi che stiamo raccontando sulle nostre pagine. E che sarebbe stato un pomeriggio speciale, ore vibranti e straordinarie, il segno dell’incontro è stato chiaro sin dall’inizio, dall’introduzione agli interventi di illustri sanitari e di testimonianze di vita. Nell’emozione, nella commozione, nell’umana – quell’umanità troppo spesso assente ed invece preziosa ed indispensabile – espressione nel discorso iniziale dell’assessora alle politiche sociali del Comune di Vasto Anna Bosco.
Promotrice e motore di tutti gli eventi, che ha unito in queste settimane associazioni, istituzioni, cittadini, tantissime persone mobilitatesi in ogni evento, tenace ed indaffarata anche durante lo stesso convegno a preparare, sistemare, al lavoro. Senza chiedere riflettori in prima fila, facendo strada a chi ha vissuto e vive un cammino di cure (e di rinascita). Avere ancora la capacità di emozionarsi, arrivare alla commozione, ringraziare (poco prima che tanti, ancora una volta, hanno giustamente ringraziato lei), essere umani, persone, è virtù sempre più rara. È stato il filo rosso di tutto questo mese di eventi, è stato il primo passo del convegno del 31 ottobre. Veramente uno splendido raggio di sole di un’ottobrata straordinaria. Ed è stato testimoniato in questo mese nelle vite che si sono raccontate, che hanno condiviso vitalità, arte e bellezza. Come Raffaella Simoncini, autrice del libro “Bunsky” presentato il 26 ottobre, evento a cui ha partecipato con la sua travolgente musica Maria Pia Migliaccio in arte Joja B incantando con la sua canzone “Un tempo per volare”. Due vite che hanno dipinto una emozionante armonia, che si sono ritrovate nella polifonia di un racconto che ha emozionato e commosso, regalato sorrisi e risate, riflessioni e toccanti momenti.
Il filo rosso dell’emozione, della vita, dell’umanità è partito con l’inaugurazione della mostra “Buonvento” e ha raggiunto il culmine nel convegno finale del mese. Si vive, si può rinascere, ci si può non arrendere, dopo la diagnosi, durante le cure e dopo. Vite che continuano ad esistere, a camminare, ad esserci. E che con generosità si raccontano e si aprono alle altre. Momenti di forte commozione, emozionanti, e anche più leggeri, anche ironici. Approfondimenti scientifici e racconti di vita quotidiana si sono intervallati, vite personali ed impegni delle associazioni che si sono incontrate, ognuna col suo cammino, in questo mese con forte sinergia. A tutte, cittadine ed associazioni, è andato un tangibile riconoscimento da parte dell’Amministrazione Comunale per aver attivamente partecipato ed aver animato questo mese, consegnato personalmente dall’assessora alle politiche sociali Anna Bosco.
Una malattia non cancella l’umanità di una persona, non rende “non persone”, al contrario di come la narrazione egemone spesso rappresenta. Non si è solo “malati”, soggetti passivi senza più nessuna personalità, nessun pensiero, nessuna ricchezza, valore e talento. La vitalità delle donne che hanno portato la loro testimonianza, le relazioni dei sanitari e della legale intervenuti, il cammino condiviso delle preziose ed insostituibili associazioni presenti sul territorio ci trasmettono vita, attivismo, generosità, forza, capacità di esprimersi di talenti e volontà, sono esperienze di vita che rimangono tali, di umanità che non è cancellata ed anzi – come il sole nell’ottobrata, come l’arcobaleno dopo ogni tempesta – splende e riscalda, emoziona e commuove.
«Grazie a tutti coloro che hanno voluto colorare di rosa questo mese di Ottobre: una bellissima occasione per condividere storie di resilienza e di speranza, per vivere esperienze e ricordare l’importanza fondamentale della prevenzione. Concludere Ottobre in Rosa insieme è stato emozionante, significativo e forte – ha dichiarato l’assessora Bosco – La prevenzione è il primo passo per prenderci cura di noi stessi e delle persone che amiamo: continuiamo a ricordarlo e a diffondere questa consapevolezza, ogni giorno dell’anno».
«Un riconoscimento sincero va a tutte le associazioni che hanno aderito in questo mese. Ringrazio il Sindaco Francesco Menna ed i colleghi di giunta e consiglio ,i relatori di ieri per cui l’ottobre in rosa vale l’impegno di una vita lavorativa, il Dottor d’Ostilio, la dottoressa Simona Grossi, la dottoressa Mariantonella Simone, il dottor Nicola Marisi, la dott.ssa Simona Gildetti, la Dott.ssa Maria Saveria Tavoletta, la dottoressa Marzia Salgarello, la psiconcologa Antonella Lucci, l’Avv. Edy Biasone, le estetiste APEO Serena De Foglio, Paola Di Berardino – i sentiti ringraziamenti dell’assessora alle politiche sociali per la partecipazione al convegno e a tutte le iniziative che sono state realizzate – Grazie per le testimonianze a Dalila Bonelli di Lory a Colori e Mariella Alessandrini dell’Associazione la Conchiglia, Miranda Sconosciuto, Elvira Iacovitti, Rosanna Marchione, Katia Basilico e Gessica Riccitelli, Valentina Franzese, Vincenzo Scardapane, Gabriele di Pardo e Michele Bruno.
Grazie alle bravissime moderatrici la dott.ssa Lucia Perilli ed a Rosaria Spagnuolo. Grazie di cuore all’Avis Vasto, alla Croce Rossa di Vasto ed alla Protezione Civile di Vasto, alla Ricoclaun. Grazie al Consorzio Vivere Vasto Marina, all’Associazione Podistica Vasto, Cammini e Benessere e Atletica Vasto,ASD Vasto Volley. Grazie per la costante presenza al Circolo Zaccardi, all’Università delle tre età, a Madrecultura, Associazione socio Culturale Pagliarelli, ADMO, a Confesercenti, Ass. Femminile del sorriso, Un buco nel tetto, ANMI di Vasto,Emily Abruzzo e tutti tutti tutti coloro che hanno partecipato. Ringrazio non in ultimo per il prezioso lavoro che svolgono quotidianamente la Dott.ssa Pirola, la Dott.ssa Tana, la Dott.ssa Amato ed il dottor Lalli dell’Ospedale “San Pio da Pietrelcina” di Vasto».