Con penne affilate come spade antiche,
i giornalisti sfidano nebbie e barriere,
custodi di storie, tra luci e rovine,
cercatori di voci, di vite sincere.
Nei luoghi oscuri dove il silenzio regna,
camminano scalzi su sentieri di spine,
senza paura di ciò che si spegne,
portano luce in terre clandestine.
Un foglio e inchiostro, il loro baluardo,
contro menzogne che il potere propaga.
Con coraggio sfidano chi urla più forte,
e non cedono mai, nemmeno alla piaga.
I loro occhi scrutano oltre il velo,
vedono mondi che restano nascosti,
raccontano vite, verità sullo stelo,
di chi è stato dimenticato dai posti.
Oh, audaci cronisti, vessilli di giustizia,
le vostre parole sono ponti e ferite,
a volte amate, più spesso disprezzate,
ma sempre specchio di anime avite.
Che il vento vi porti forza e resistenza,
che il mondo vi legga, vi ascolti, vi senta,
perché il vostro coraggio è una danza,
tra sogno, battaglia e libertà ardente.
Immagine creata con AI