Ex boss della camorra, braccio destro di Michele D’Alessandro, in prima fila allo stadio San Siro, nella partita con il Cagliari. Ma non era solo. Sembrava pure nervoso, oltre che parzialmente incappucciato. A un certo punto ha urlato: “Mario, Mario, scendi…”. Attorniato da alcuni soggetti. Molto simili a dei guardiaspalle.
Non è sfuggita la presenza di Pasquale Vuolo alias Capastorta, in compagnia di altri suoi conterranei. In prima fila allo stadio San Siro nel settore VIP. Pasquale Vuolo, pluripregiudicato e figlio di Mario Vuolo, soprannominato il Re dell’Autostrada, già implicato in varie inchieste per crolli e corruzione e vari fallimenti, più volte detenuto.
I Vuolo di Castellammare di Stabia sono da decenni legati con i D’Alessandro non solo con un grado di parentela. La moglie di Capastorta (nella foto con il cappello del Milan e con il naso molto simile a quello di suo padre) è Lucia Coppola, figlia del defunto Gaetano, alias Cassa Mutua. Pasquale Capastorta è anche il braccio destro di Michele D’Alessandro, boss dell’omonimo clan di camorra.
Pasquale Vuolo inizia la sua carriera criminale da giovanissimo. Sconta varie condanne per reati di fallimento e associazione mafiosa con l’aggravante dell’art. 7 (il reato viene commesso per avvantaggiare una organizzazione di stampo mafioso). Dopo la scarcerazione rientra a Castellammare di Stabia, nella residenza di famiglia: una palazzina di 4 piani, in parte abusiva con un capannone che, qualche anno fa, andò a fuoco. Uno strano incendio che vide i Vigili del Fuoco impegnati per diverse settimane e una successiva bonifica costata molte migliaia di euro. Pagata dall’Ente comunale.
Dal ferro alle costruzioni di cavalcavia e appalti pubblici oggi i Vuolo hanno diverse società: la punta di diamante è la VS Luxury Rent con sede sia a Castellammare di Stabia che a Sorrento, una società che si occupa di vendita e noleggio di auto di lusso. Gestita, in parte, dal figlio di Pasquale Capastorta, Mario junior (nipote del capostipite, Re delle Autostrade). Anche lui tratto in arresto insieme al padre Pasquale. Entrambi accusati di essere mandanti di un attentato incendiario che distrusse la concorrenza, una concessionaria di auto.
In più di un occasione i Vuolo sono stati visti a Milano. La Lombardia sembra essere il loro habitat: Mantova, la loro residenza, e anche Monza.
Ma perchè proprio la Lombardia? Ci sono dei legami diretti con Mantova? Con Monza, indipendentemente da un vecchio processo?
Ed ancora: perchè Capastorta va ad assistere ad una partita di calcio? E’ così tifoso del Milan? Sono domande lecite che poniamo. Abbiamo sentito anche il suo ex legale (come si è definito) per capire se ancora fosse agli arresti domiciliari o in sorveglianza speciale. Lo abbiamo verificato, risulta libero ma con processi in corso. L’avvocato gentilmente non ha risposto: “non lo so, ma se anche lo sapessi non lo direi”. Abbiamo chiesto di poter parlare con Capastorta.
Il rampollo Mario, figlio di Pasquale e nipote di Mario il Re delle Austrade, pubblica sui social (uno dei mezzi utilizzati dai criminali) la sua presenza su una delle terrazze più alla moda di Milano, come quella della Rinascente che affaccia direttamente sul Duomo. Dove si può ammirare la Madunnina.
Pasquale Vuolo, condannato più volte per camorra, si trova allo stadio San Siro, in prima fila, a pochi passi dal terreno di giuoco, con un completo milanista. Dopo gli arresti che hanno riguardato i vari elementi della ‘ndrangheta, coinvolti in un blitz che ha portato alla sbarra tifosi del Milan e dell’Inter. La sua presenza è slegata da questi eventi?
Avremmo voluto fare queste e tante altre domande a Capastorta. Ma, come ha confermato il suo ex legale, a lui non interessa rispondere.
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