Gennaro Ciliberto, testimone di giustizia scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ciliberto mette in evidenza le gravissime carenze in cui un testimone di Giustizia o un collaboratore di Giustizia si viene a trovare una volta fatta la scelta di scegliere lo stato per collaborare con esso e non sottostare allo strapotere delle organizzazioni criminali.
Ma lo Stato è in grado realmente di proteggere e tutelare, sotto ogni aspetto, chi sceglie tale strada o la realtà è quella che chi ha fatto tale scelta, oggi, e’ profondamente pentito di averla fatta e ripensa sulle sue decisioni chiedendosi se forse non fosse stato meglio sottostare ad una minaccia o continuare con l’appartenenza alle mafie?
Allora, io da ex appartenente alle forze dell’ordine e da uomo delle Istituzioni che ha favorito il pentimento di alcuni mafiosi e convinto imprenditori a scegliere lo Stato e non la mafia, mi domando se ho fatto bene o pure io mi sono convinto di una cosa che forse sarebbe stato meglio non consigliare perchè la realtà è differente da quello che convintamente e forse ingenuamente ho proposto a collaboratori e testimoni.
Di chi è la responsabilità di tutto questo?
E lo Stato vuole realmente proteggere e tutelare testimoni e collaboratori di giustizia o fa di tutto per sconsigliare tale scelta di chi vuole cambiare vita non proteggendo e tutelando?
Certo, questo governo non favorisce tali decisioni poiché palesemente fa passare leggi che rendono difficoltoso il contrasto a criminali mafiosi, corrotti e collusi e allora caro Presidente della Repubblica mi chiedo qual è il suo effettivo ruolo? Lei vede e ascolta tali situazioni o sceglie di non pronunciarsi, rinchiudendosi in un silenzio colpevole?
Questa è la realtà odierna, perchè i cittadini, a differenza di quello che politici e alte sfere dello Stato credete, non sono deficienti e si rendono conto che qualunque schieramento politico scelgono o hanno scelto le cose non sono mai cambiate e questo è un paese dove, forse, conviene delinquere perché non c’é giusta punizione per criminali di qualunque specie e non c’è alcuna protezione per chi denuncia o collabora con uno Stato se poi ti abbandona al tuo destino.
Questo accade anche a chi evade le tasse perchè anche in questo caso, non c’é dura persecuzione a discapito di chi le tasse li paga direttamente in busta paga e viene continuamente tartassato da uno stato completamente colluso e colpevole perché sceglie di non recuperare quei denari evasi o guadagni, probabilmente illeciti, provento da extra profitti.
Questa è l’Italia Signor Presidente e qualunque cosa i contadini onesti, testimoni di giustizia o collaboratori di giustizia le evidenziano quello che Lei sa già benissimo, farà finta, come ha sempre fatto, dato che non e’ un problema suo o degli amici dei suoi amici, di non accorgersi di nulla!!!
Spero che veramente ci sia un giudizio diverso da quello terreno e realmente possiate pagare, prima o poi e duramente le vostre colpe che avete commesso in questa vostra inutile vita terrena…!