A rischio povertà un abruzzese su quattro secondo l’ultimo Rapporto Eurostat del dicembre scorso, il 9% in più della media europea. La povertà relativa nel 2023 è aumentata del 2% rispetto all’anno precedente. Sono ormai oltre 180.000 le persone in forte difficoltà economica in Abruzzo è l’allarme lanciato di recente da alcune associazioni con un appello alla Regione Abruzzo ad intervenire.
La povertà materiale è dilagata dopo il lockdown di cinque anni fa, è l’allarme lanciato da Luca Fortunato (Capanna di Betlemme di Chieti) l’11 marzo scorso ai microfoni della TGR RAI Abruzzo. «Da subito sono aumentati gli sfratti esecutivi» ha sottolineato Fortunato. «È una società che si è ammalata, psicologicamente, nell’incapacità di sostenere e mantenere un lavoro o un impegno, una società molto più ansiogena in cui si richiede sempre più un intervento psico educativo».
«Sempre più persone soffrono di povertà energetica, la difficoltà di accedere a servizi essenziali come riscaldarsi, cucinare e illuminare la propria abitazione» è l’allarme lanciato in una recente intervista da Anna Bosco, assessore alle politiche sociali del Comune di Vasto. «La fascia di popolazione più colpita è quella degli anziani e dei pensionati» ha sottolineato Bosco. «Come amministratori locali ci sentiamo in prima persona impegnati a dar voce a queste istanze, come Comune di Vasto cerchiamo di venire incontro anche con l’erogazione di sussidi straordinari».
«Nella terza età esiste un forte problema di solitudine e di difficoltà nelle necessità quotidiane» ci ha sottolineato l’assessora alle politiche sociali in una recente intervista.
«Ho cercato di dare una impronta politica partendo da una mia sensibilità personale e sociale» in questi primi mesi da delegata alle politiche sociali, dopo il rimpasto stabilito dal sindaco Menna l’anno scorso, ci ha raccontato Anna Bosco.
«Abbiamo istituito un tavolo permanente per l’inclusione sociale, un protocollo con la Casa Lavoro ed abbiamo posto le basi per un osservatorio permanente sulla salute di genere con, per esempio, l’impegno per la sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno e sul contrasto alla violenza di genere insieme al Centro DonnAttiva – riassume alcune delle numerosissime iniziative di questi mesi l’assessore Bosco – la struttura comunale dedicata è stata integrata con il coordinatore d’ambito sociale, la dott.ssa Elda Majo, che si aggiunge al dirigente Stefano Monteferrante e alla posizione organizzativa Oriana Spenza. È stato bandito un concorso per due assistenti sociali e sono stati richiesti finanziamenti per educatori e psicologi. Figure importanti per realizzare i livelli essenziali di assistenza (LEA) individuati dallo Stato e al cui raggiungimento sono obbligati i Comuni».
«La vera bellezza nasce dall’amore per sé stessi» è stata la riflessione di Anna Bosco in occasione della recente Giornata internazionale contro i disturbi alimentari. Una riflessione che può essere estesa a tutti gli ambiti sociali, a tutte le situazioni di difficoltà, disagio, emarginazione, impoverimento. La bellezza, la cura di sé, in tutta la propria umanità e personalità, è considerata troppo spesso un lusso: se si è malati, fragili, bisognosi di assistenza e aiuto, impoveriti dall’orizzonte quotidiano viene negato, sottratto, si può essere persino giudicati e condannati.
È necessario altro, sarebbe doveroso recuperare l’umanità, da ogni crepa può venire una luce canta Coen e nelle crepe della nostra società egoistica, rapace, troppo spesso meschina e avvelenata, di luci ne possono (e ne dovrebbero) venire molto anche, se non soprattutto, per chi è in difficoltà. «Ascoltare senza giudicare e creare una rete di supporto per chi sta lottando. È fondamentale promuovere il benessere psicologico, l’educazione all’accettazione di sé e il valore della diversità, perché nessuno dovrebbe sentirsi solo in questa battaglia» è proseguita la riflessione dell’assessore Bosco in occasione della Giornata contro i disturbi alimentari, parole che possono rappresentare un percorso per far entrare la luce in tante, tantissime crepe nei molti ambiti delle difficoltà, fragilità, solitudini.





