Abbiamo ricevuto, poco ore dopo la pubblicazione del nostro articolo (Processo a Siena: Fiore D’Avino imputato, parte lesa il testimone di giustizia Gennaro Ciliberto), una PEC da parte del teste Tommaso Rea che ci chiede di pubblicare una rettifica.
Come nostra abitudine non abbiamo mai rifiutato la rettifica a nessuno. E mai lo faremo, perchè noi crediamo nella correttezza di questo mestiere.
Ma ci teniamo, nello stesso tempo, a spiegare il passaggio contestato dal Rea (come è possibile vedere in alto in foto).
Durante l’udienza – e ci saranno i verbali di trascrizione disponibili nei prossimi mesi che ci riserveremo di pubblicare per diritto di cronaca – lo stesso teste ha fatto riferimenti precisi sulla campagna elettorale, ha nominato il sindaco attuale di Somma Vesuviana, del già vice-sindaco D’Avino, e del suo ruolo come segretario del partito di Svolta Popolare.
Nella contestazione il Rea ci dice di rettificare un passaggio che lui non avrebbe dichiarato. Nell’articolo, infatti, non appare come sua dichiarazione.
In base alle sue affermazioni rese in aula è stata fatta una sintesi con una netta specificazione che riportiamo integralmente: “I collegamenti e i nomi sono stati pronunciati proprio dal teste Tommaso Rea”. Per “collegamenti” si intendono le SUE dichiarazioni, che sono state spontanee. É lo stesso Rea a parlare e a fare i nominativi del sindaco e del vice-sindaco e di tutto il periodo della campagna elettorale (amministrative di Somma Vesuviana).
Quindi la parola contestata “connessioni” è relativa al ragionamento contenuto nell’intera deposizione.
Ovviamente, noi siamo disponibili a dare spazio al Rea, attraverso una intervista.
La fonte della foto di copertina è FanPage.it
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