Tra mura spesse e freddo di cella,
non tacque il pensiero, non morì la stella.
Antonio, scrittore d’inchiostro e dolore,
piantava parole come semi nel cuore.
Curvo nel corpo, ma fiero il pensiero,
sfidava la notte, il piombo straniero.
Non con la spada, ma con la ragione,
alzava barricate in ogni prigione.
Scrisse all’Italia, madre lontana,
ai figli del popolo, alla settimana
che ancora non nasce, ma già lo sa
che chi sogna, resiste, e libertà darà.
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