Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto oggi, 7 maggio 2025, al Palazzo del Quirinale, i candidati ai Premi David di Donatello 2025, celebrando con un discorso denso di significato il settantesimo anniversario del prestigioso riconoscimento. Un’occasione non solo di festa per il cinema italiano, ma anche di riflessione sul ruolo che esso ha avuto – e continua ad avere – nella formazione della nostra coscienza collettiva.
“Il cinema è un organo vitale delle nostre comunità”, ha affermato il Capo dello Stato, sottolineando come attraverso i suoi volti, storie e linguaggi, esso abbia raccontato e costruito la storia d’Italia, contribuendo alla nascita di una lingua comune e di una cultura democratica.
Durante la cerimonia, Mattarella ha ricordato alcuni momenti simbolici della cinematografia italiana: da “Roma città aperta” di Rossellini, girato nel 1945 tra macerie e speranze, a capolavori come “Ieri, oggi, domani” di De Sica e “Amarcord” di Fellini, testimoni della creatività italiana nel mondo.
Il Presidente ha anche reso omaggio a Pupi Avati, Ornella Muti e Giuseppe Tornatore, premiati rispettivamente per la carriera e per meriti speciali, lodando la loro capacità di emozionare e rappresentare l’umanità autentica.
Ma l’intervento non si è limitato ai toni celebrativi. Mattarella ha espresso preoccupazione per il futuro delle sale cinematografiche, sempre più penalizzate dalla concorrenza delle piattaforme digitali, pur riconoscendo che il cinema ha saputo evolversi, integrarsi e contaminarsi con altri linguaggi, restando un pilastro della produzione culturale nazionale.
“Il cinema non è rimasto uguale a sé stesso. Ha inventato nuovi generi, nuovi canoni, e ha saputo affrontare la sfida della multimedialità”, ha dichiarato Mattarella.
Il Presidente ha anche invitato le istituzioni a sostenere le produzioni indipendenti, soprattutto quelle delle nuove generazioni di autori, attori e registi, che oggi rappresentano un’Italia dinamica, moderna, pronta a raccontarsi e farsi conoscere nel mondo.
Infine, accettando con riservata ironia il Premio Speciale del Settantesimo Anniversario, conferitogli dall’Accademia del David di Donatello, Mattarella ha voluto condividerlo simbolicamente con l’intera Presidenza della Repubblica, riconoscendo nel cinema un patrimonio culturale e civile fondamentale per il Paese.
Concludendo il suo intervento, ha lanciato un messaggio di fiducia:
“Le sfide non devono spaventarci. Il futuro del cinema italiano è già cominciato.”