Lidia Secci è stata una delle fondatrici della associazione vittime della strage di Bologna di cui fu a lungo presidente suo marito Toraquato Secci. Nella strage del 2 agosto del 1980 persero il figlio Sergio.
Una donna piccola, ma immensa. Insieme al marito, scomparso nel 1996, per tutta la loro vita cercarono verità e giustizia per la morte del figlio e di tutte le vittime della strage alla stazione di Bologna.
Da quel giorno, nonostante il dolore devastante, il loro obiettivo fu solo la ricerca della verità, nonostante depistaggi, mezze verità.
Ho avuto la fortuna di conoscerli: nella loro casa tutto ricordava e parlava di Sergio, studente a Bologna, tanto amato dagli amici qui in città a Terni.
Una strage mai del tutto chiarita quella di Bologna: alla chiusura della ennesima indagine tra i destinatari degli avvisi di garanzia, Paolo Bellini (Avanguardia Nazionale), ritenuto esecutore che avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato e Mario Tedeschi, questi quattro tutti deceduti e ritenuti mandanti o organizzatori.
Altri avvisi sono relativi ad ipotesi di depistaggio.
uploads/images/image_750x422_5e7a6a49bf813.jpg
2020-03-25 12:12:41
11