La storia narrata incornicia gli aspetti più dirompenti della vita, nella compagine assoluta di sentimenti eterni, scampati alla strage di vite che si incontrano, si scontrano, per far rimanere ferma l’attenzione sulla potenza del pensiero umano e sulla forza delle passioni vere che alimentano il passaggio su questa terra.
Il protagonista è Marco Carrera, il colibrì, ma intorno a lui ruotano tanti personaggi che fanno del romanzo una architettura perfetta delle dinamiche sociali e psicologiche che attanagliano l’uomo moderno.
Il romanzo copre un arco temporale che va dagli anni settanta in poi, e racchiude le ansie, le peripezie e gli scorci nascosti negli anfratti dell’anima del protagonista che vive nella sospensione , fermo nella sua immobilità , ma travolto da mille cambiamenti , spesso dolorosi che gli consegnano un mondo in pieno movimento , una catena infinita di azioni , eventi, catastrofi affettive, ma anche punti fermi che rappresentano l’approdo alla stabilità concepita nella migrazione delle cellule sane , incastonate in rapporti d’amore che durano una vita, e che ruotano intorno al personaggio principale , Marco Carrera.
Eppure l’evoluzione è presente, dall’essere piccolo di statura come un colibrì, alla necessaria esperienza familiare contorta su vicissitudini di costante asprezza, di una fascia sociale elevata, ma con i tanti dilemmi di coppia, che gravano sul rapporto con i figli, ed ancora la tensione che esplode nella perdita di persone care, causa di inquietudini che rimangono inevitabilmente eterne.
Un romanzo intenso, dove è presente l’immaginario “uomo del futuro”, incarnato in Miraijin l’ultima donna della generazione, sulla quale gravano tutte le contraddizioni dell’uomo moderno, in movimento verso la risoluzione dei problemi ambientali, del rapporto con le istituzioni e l’essenza sociale in un contesto difficile. Ma sarà affidato a lei il grande mistero della vita nella sua complessità.
Quello che dirà Marco Carrera a Luisa, la donna amata per quarant’anni e poi lasciata.
“Io ho ora una missione da compiere, che dà senso a tutto quello che ho avuto e non ho avuto, compresa te: allevare l’uomo nuovo, e l’uomo nuovo è la bambin adi otto anni che dorme sotto questo tetto. Diventerà una donna. Diventerà l’uomo nuovo. E’ nata per questo.
E non lascerò che i cambiamenti la rovinino. Ho forza solo per questo, e per risponderti questa volta. Mi dispiace Luisa, ma questa è l’ultima lettera che ti scrivo. Io ti ho amata tanto, davvero, per quarant’anni sei stata la prima e l’ultima cosa a cui ho pensato ogni singolo giorno. Ma ora non è più così, perché il mio primo pensiero ora è per lei, il mio ultimo anche per lei. E in mezzo ci sono altri pensieri per lei. Solo così mi è possibile vivere, ora. TI abbraccio, Marco
Sandro Veronesi è nato a Firenze nel 1959. E’ laureato in architettura. Dopo aver pubblicato tanti romanzi , nel 2005 pubblica Caos calmo , vincitore del Premio Strega nel 2006 e nel 2008 del Prix Fèmina e del Prix Mèditerranèe , è stato tradotto in venti paesi. Giornalista , colla bora ora con il “Corriere della Sera”.
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2020-06-17 16:32:19
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