In questi giorni sulla città si sono accesi i riflettori della stampa e delle televisioni nazionali, per l’assurdo licenziamento di Riccardo Cristello,operaio dell’acciaieria da parte della dirigenza di ArcelorMittal a seguito di un post su facebook. Nel post il lavoratore invitava a seguire la fiction “Svegliati amore mio” nella quale si denunciano le tragiche conseguenze causate dalle emissioni nocive di un sito siderurgico; dopo una prima sospensione è arrivato il licenziamento.
Dice Massimo Castellana che, seguendo la fiction, non si può non legare la storia raccontata a Taranto e al suo stabilimento che sta continuando a far ammalare la cittadinanza, soprattutto i bambini: una fiction-dice Castellana-più reale della realtà. Qui c’é un’azienda salvata da una serie di interventi statali che hanno assicurato la prosecuzione di una produzione che costantemente viola il diritto fondamentale alla salute, garantito dalla Costituzione italiana.
Sostiene Anna Ferruzzo che qualsiasi cosa è preziosa per portare avanti questa battaglia, ma occorre tenere alta l’attenzione: questo perché -dice l’attrice tarantina-la politica continua a tenere in piedi un cadavere, una fabbrica fatiscente e pericolosa per lavoratori e cittadini: è arrivato il momento di coalizzarsi da parte di tutti i cittadini, perché la politica colpevolmente latita. Noi possiamo sostenere la causa, ma è necessario l’intervento della politica.
Rispondendo ad una domanda di Alessio dI Florio (WordNews.it), che sottolinea il fatto di come in Italia si resti ancorati a un’idea ottocentesca di industria che non vede altre prospettive, Castellana dice che la produzione a caldo di Taranto è riconosciuta dallo Stato “strategica” mentre la salute,la dignità e il futuro dei tarantini vengono costantemente calpestati. Questo perchél’acciaio prodotto a Taranto riesce a garantire forniture più veloci a costi minori rispeto alle produzioni esttere alle aziende del nord. La nostra è una realtà territoriale – dice Castellana – dalla quale fuggono tantissimi giovani che non hanno alcuna voglia di tornare.
Tutti gli ospiti concordano sul fatto che il sito di Taranto sia destinato a chiudere, per le conseguenze non più sostenibili sula salute collettiva e per la assoluta mancanza di progettazione da parte di Governo e istituzioni locali.
La politica è molto peggiorata negli anni, non produce più proposte concrete e non dà risposte ai problemi, è fatta solo di slogan e di mancate soluzioni: quello che occorre è una seria transizione ecologica -sostiene Wertmuller- che costerà molti soldi, ma realizzerà nuove possibilità per il futuro: per il momento l’interesse economico ha ancora il sopravvento su tutto. Questa protesta deve arrivare a tanti di coloro i quali possono cambiare realmente le cose perché la politica è ancora uno strumento per trovare soluzione.
Dobbiamo far riferimento alla nostra etica personale per portare avanti le battaglie necessarie e prendere coscienza dei problemi della collettività: la politica ha perso l’etica e gli interessi sono sovranazionali; ma noi siamo il mondo è non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità,dice Anna Ferruzzo.
WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata
LEGGI ANCHE:
- Video intervista all'operaio di Taranto licenziato
- Ex Ilva. Per il sindacalista: «esiste un clima di terrore all’interno della fabbrica»
- Vietato contestare: accade all'acciaieria di Taranto
- Taranto, esplosione all'ex Ilva: «Abbiamo evitato la strage»
- Taranto: il bavaglio ai lavoratori
– Ex Ilva, il TAR si pronuncia: «Impianti spenti entro 60 giorni in quanto fonte di emissioni»
- Taranto, una bara bianca per Federica
- L'ennesimo accordo fra lo Stato e ArcelorMittal che fa tremare Taranto
- Taranto avvelenata. Massimo Wertmuller: «alla politica manca una visione a lungo termine»
- Taranto, le lacrime dei bambini pesano più della Terra intera
- Taranto, non ci sono dubbi, è stata venduta alla grande industria
2021-04-14 12:22:01
11