Nuove minacce di morte per Nino Di Matteo. Questa volta a parlare di un attentato ai danni del magistrato, attualmente consigliere del CSM, è Gregorio Bellocco, boss della ndrangheta, detenuto nel carcere di Opera a Milano. Commentando la scarcerazione di Giovanni Brusca, Bellocco dice: “Il giudice Di Matteo lo ammazzano, gli hanno già dato la sentenza”.
In una lettera, 70 magistrati avevano sollecitato a seguito delle minacce, risalenti al 1 giugno, una pubblica dichiarazione di vicinanza al dottor Di Matteo, da parte del CSM e del Quirinale quale "deterrente rispetto alla possibile commissione di gravi delitti a danno di donne e uomini delle istituzioni", queste le parole usate dai magistrati.
Pochi giorni fa, tramite il vicepresidente del CSM Ermini, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto giungere la propria vicinanza al magistrato del processo sulla Trattativa Stato-mafia.
Resta in silenzio il mondo politico: un silenzio assordante e gravissimo.
Già Salvatore Riina nel 2013, intercettato in carcere, aveva parlato di un attentato alla persona di Di Matteo che da 30 anni vive sotto scorta.
Come testata abbiamo deciso di mostrare vicinanza e solidarietà al dottor Di Matteo, come cittadini e come giornalisti; è necessario tenere accesi i riflettori su uno dei maggiori esponenti della magistratura impegnati nella lotta alla mafia.
Ospiti della diretta fb organizzata per giovedì 15 luglio alle ore 18:30, saranno il magistrato Sebastiano Ardita, collega e amico di Di Matteo, e Armando Carta, in rappresentanza di Scorta Civica.
Non vogliamo più date o ricorrenze per piangere la morte dei migliori servitori dello Stato: dobbiamo difenderli da vivi.
Vogliamo gridare che la mafia è una montagna di merda e che noi siamo più forti di loro.
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L'INTERVISTA ESCLUSIVA AL MAGISTRATO NINO DI MATTEO
«Credo che l’opinione pubblica abbia non soltanto il diritto ma, oserei dire, il dovere di essere informata sui processi che sono stati celebrati e che non vengono raccontati dalla grande stampa. L’opinione pubblica deve essere informata e chi ha un ruolo all’interno dello Stato, della magistratura e delle forze di polizia, ha il dovere di non fermarsi.»
Nino Di Matteo
- LEGGI LA PRIMA PARTE: mercoledì 28 aprile 2021
Di Matteo: «Non abbiamo bisogno di una magistratura conformista»
https://www.wordnews.it/di-matteo-non-abbiamo-bisogno-di-una-magistratura-conformista
– LEGGI LA SECONDA PARTE: venerdì 30 aprile 2021
«Con determinati ambienti non si può convivere o tanto meno trattare»
https://www.wordnews.it/con-determinati-ambienti-non-si-puo-convivere-o-tanto-meno-trattare
– LEGGI LA TERZA PARTE: martedì 4 maggio 2021
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TERZA PARTE. Borsellino«L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto»
L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO
Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»
Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»
Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»
Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»
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2021-07-13 17:06:41
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