«L’ex vicesindaco della destra al comune di Isernia in un suo post a dir poco surreale ha asserito che il lotto zero “non arrecherebbe alcun danno alle sorgenti San Martino” e che “serve a risolvere il problema del traffico al centro”.
Confessando così di non conoscere il progetto da lui stesso “approvato” atteso che chi entra ed esce da Isernia Nord continuerà sull’attuale statale e non potrà mai prendere il “lotto zero” il cui tracciato, per converso, andrà a violare le zone di rispetto delle Sorgenti San Martino mettendole a repentaglio, come dimostrato dalla relazione geologica resa pubblica, con le sue due gallerie e otto viadotti previsti dal folle progetto, per collegare i soli 5 Km tra Pesche e Miranda già collegati dalla statale.»
«Il tutto – ha continuato Tiziano Di Clemente (nella foto in basso) alla modica cifra di 174 milioni di euro gettati al vento, mentre si nega l’occupazione edilizia per le bretelle vitali come quella di Venafro per San Vittore e il Ponte Sende che taglia fuori Agnone da parte dell’Abruzzo, e dilagano le frane (da ultimo, tragedia di Castelpizzuto docet).
In preda a puro delirio politico, ha anche biasimato il sindaco attuale di Isernia, “reo” perché asseconderebbe il “partitino del PCL” ignorando che siamo di due aree politiche e culturali estranee tra loro, mentre sempre a suo dire “il Lotto zero sarebbe condiviso dai 20 mila di Isernia”.
Fingendo di non sapere che a condurre la sacrosanta battaglia è il Comitato Popolare “NO LOTTO ZERO”, sostenuto sì anche dal PCL con la sua modestissima forza che vi porta il proprio contributo anticapitalista a difesa dell’occupazione, dell’ambiente e dell’erario, ma la cui ricchezza plurale spazia dalle tendenze delle associazioni cristiane sino a quelle delle tante associazioni culturali, progressiste ed ambientaliste, come dimostra anche la recente posizione presa dalla locale comunità cattolica contro questo scempio.
Con tante singole individualità “comuni”, semplicemente dotate dell’ordinario buon senso ed impegnate ad impedire lo scempio. Lo stesso geologo relatore circa il pericolo delle sorgenti, non è di sinistra ma esattamente dell’altra parte.
Un principio elementare di democrazia, evidentemente del tutto estraneo all’habitat mentale e politico del Pietrangelo, imporrebbe ad un amministratore comunale di dare uguale dignità ed ascolto anche alle piccolissime forze come la nostra e persino ai singoli abitanti.
Ed anzi il PCL, piccolo che sia almeno per ora, propone e si impegna da sempre proponendo temi seri con contenuti importanti per la città e la società in generale, condivisibili o meno che siano, al contrario dei miseri e rozzi intrallazzetti “politici” di provincia di un ex vicesindaco che prende abbagli inauditi e cantonate come quelle sul post del lotto zero, essi sì di una piccolezza stupefacente. Ed è stato lo stesso ex Sindaco della destra D’Apollonio a rivelare che i suoi membri di giunta della destra (tra cui il sig. Pietrangelo) bussavano alla sua porta solo per chiedere prebende politiche e poltrone.
In ogni caso, sig. Pietrangelo, sappia che non è solo dal numero di voti elettorali che si misura la bontà delle proposte di un Partito, bensì dalla qualità loro contenuto; e quelle della destra di Pietrangelo di contenuto ne hanno, sì, ma tutto incentrato sul profitto di pochi a danno della popolazione, nondimeno intriso di pasticci tipici degli azzeccagarbugli di cui sono piene le cronache locali.
E per dirla tutta, sig. Pietrangelo, usando il suo stesso metro, lei non pare he rappresenti 20 mila isernini come asserisce in preda al delirio (politico), bensì solo lo 0,01 % di essi – cioè 353 preferenze su 20 mila – nonostante fosse esponente di una potente lobby locale del cemento, magari interessata allo scempio del lotto zero, e ben specializzata nel procurare “preferenze”.
Insomma se pensiamo che Isernia, comprese le sorti delle sue sorgenti legate al lotto zero, siano state in mano per tutti questi anni alla destra locale cioè di coloro che deliberano senza conoscere, avendo chiari i soli interessi ed intrallazzi della crassa borghesia e delle sue varie consorterie, il quadro è davvero opaco.
I “comitati esecutivi degli affari della borghesia” li chiamava il sempre attuale Carlo Marx.
Chi è la vera “nullità”, dunque, il PCL o lei, Pietrangelo, con la sua nefasta consorteria locale del capitale?
Insomma, caro ex vicesindaco di Isernia ed attuale consigliere di minoranza della destra, lo zero del suo post, più che riferirsi al numero del famigerato lotto, pare più il voto da attribuire alla sua preparazione in materia, che per l’appunto è pari a zero, ma non uno zero normale, uno zero spaccato !
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2021-11-17 11:02:15
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