Visto il peggioramento della situazione a cui sono sottoposti gli ebrei dopo l’occupazione nazista, nel novembre ’43 prova a fuggire con la figlia Etta, il di lei marito Ugo De Benedetti e il nipote Piero (WikiANED 5 ottobre), ma sono tutti catturati in provincia di Como.
Internati a San Vittore. Vengono caricati su un carro bestiame che dovrebbe condurli ad Auschwitz il 6 dicembre ’43, ma Ernesto, 89enne, troppo anziano per un viaggio così lungo e in condizioni così estreme, muore nel trasporto, prima ancora della frontiera, nei pressi di Bolzano.
Il resto della famiglia sarà inviato immediatamente alla camera a gas all’arrivo ad Auschwitz.
Nel 2018, in loro memoria, quattro pietre d’inciampo sono state deposte in via de Togni, 10, a Milano, dove la famiglia di Etta e Ugo viveva.
fonte: ANED – Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti
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2022-01-30 17:23:11
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